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Violenza sulle donne

Caccamo, caso Roberta, testimone presagiva che sarebbe successo qualcosa di brutto

“Avevo un brutto presentimento e le ho scritto di chiamarmi se avesse avuto bisogno. Non ho dormito tutta la notte”.

Pubblicato il 26 Gennaio, 2021

“Avevo un brutto presentimento e le ho scritto di chiamarmi se avesse avuto bisogno. Non ho dormito tutta la notte”.

E’ il racconto di un amico della vittima, trovata morta e semicarbonizzata domenica mattina in fondo a un burrone nelle campagne di Caccamo. Il testimone, che aveva avuto una relazione con Roberta, è stato sentito dai carabinieri che ieri per il delitto hanno fermato Morreale. Lui e Roberta non si vedevano più, ma continuavano a sentirsi. Gli amici della vittima erano a conoscenza della morbosa gelosia dell’indagato che descrivono come violento, aggressivo, arrivando a picchiarla e minacciarla.

Per mesi l’amico ha cercato di convincere Roberta S. a lasciare il fidanzato Pietro Morreale: “L’avevo esortata a chiudere la relazione perché sapevo che sarebbe successo qualcosa di brutto, ma lei rispondeva che aveva paura che facesse del male a lei o alla sua famiglia”.

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