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Catania, Cisl: “sui vaccini, servono risposte chiare dalle istituzioni”

Troppi silenzi a Catania sul piano di vaccinazione. L’impasse prodotto a cascata dai ritardi dell’azienda produttrice nel territorio etneo è reso più preoccupante dalle insufficienti indicazioni da parte delle varie istituzioni alla popolazione.

Pubblicato il 26 Gennaio, 2021

«Troppi silenzi a Catania sul piano di vaccinazione. L’impasse prodotto a cascata dai ritardi dell’azienda produttrice nel territorio etneo è reso più preoccupante dalle insufficienti indicazioni da parte delle varie istituzioni alla popolazione. Preoccupa soprattutto il rinvio delle vaccinazioni agli anziani ultraottantenni, parte più fragile della società, che scontano anche psicologicamente l’incertezza del momento».

C’è tutta l’inquietudine provocata dalla delicata fase che si sta vivendo nelle dichiarazioni delle segreterie provinciali della Cisl, della Cisl Medici e della Fnp Pensionati Cisl che seguono con trepidazione l’involuzione della situazione vaccinale antiCovid19 nel territorio etneo.

«Siamo preoccupati – ribadiscono i segretari generali provinciali Maurizio Attanasio (Cisl), Massimo De Natale (Cisl Medici) e Alfio Giulio, segretario generale della Fnp Cisl Siciliana e reggente della federazione pensionati catanese – perché ci sono domande da parte dei nostri iscritti e dalle persone che si rivolgono a noi e, più in generale, della collettività catanese che non registrano risposte autorevoli e pubbliche, su una campagna vaccinale che è stata fortemente rallentata, se non fermatasi per il mancato invio delle dosi».

«Ci rendiamo conto della gravità della situazione – aggiungono – che compete dai più alti livelli istituzionali europei, fino ai territori nazionali, ma è necessario che, anche a livello locale, vengano date comunicazioni più esplicite alla cittadinanza interessata. E a Catania, purtroppo, questo non pare sia stato fatto in maniera adeguata. Tanto che anche una seduta del consiglio comunale del comune capoluogo non ha saputo dare risposte chiare ai tanti quesiti che si pongono i cittadini e i lavoratori».

Per Attanasio, De Natale e Giulio «invece di chiarimenti ce n’è un gran bisogno». «C’è bisogno ad esempio – sottolineano – di sapere come si procederà quando arriveranno le forniture attese, per la vaccinazione di massa; se e come verranno coinvolti i medici di famiglia col nuovo vaccino; dove si potranno fare le vaccinazioni, chi potrà somministrare il vaccino a chi? E gli anziani come e dove potranno essere contattati e quindi vaccinati?»

«Sia chiaro che in una fase come quella che stiamo attraversando – concludono i tre dirigenti sindacali della Cisl – il nostro intervento vuole stimolare gli organi competenti a socializzare, ampiamente e con diversi mezzi di informazione, quale sarà il modus operandi. Al di là delle indubbie difficoltà dettate dalla situazione internazionale, sono queste le questioni che a livello locale ci preoccupano e alle quali chiediamo di rispondere».

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