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atti persecutori

Venti coltellate: finisce in un mare di sangue un amore che si voleva interrompere

Pubblicato il 2 Febbraio, 2021

Non una confessione piena, questo no. Più che altro, come ha affermato il Questore di Lecce Andrea Valentino, “se uno ti porta a recuperare l’arma del delitto è come se avesse confessato”. Parliamo di Salvatore Carfora, trentanovenne, senza fissa dimora, originario di Napoli. Nel 2011 aveva accoltellato un parcheggiatore abusivo, con il quale lavorava a Torre Annunziata, ed era stato arrestato. E’ stato fermato oggi vicino alla stazione di Otranto (Lecce). Ecco perché. Ieri sera si è macchiato dell’omicidio della ventinovenne riminese, Sonia Di Maggio: oltre venti coltellate. Sono state utili le testimonianze raccolte sul luogo. L’individuo si è neppure cambiato d’abito e al momento del fermo aveva con sé uno zainetto. Lo scorso 19 giugno, “l’uomo con il coltello” era uscito dall’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa. I due avevano avuto una storia sentimentale: era finita, ma lui non lo aveva accettato. Nel Salento, Sonia era ospite presso il suo nuovo fidanzato. A Specchia Gallone, nel Minervino, è stato possibile a coloro che transitavano assistere a una lite concitatissima. Sono seguiti i fendenti alla nuca: la donna è caduta e lui è fuggito. Quando alcuni passanti hanno notato la figura di Sonia e il suo sangue, lei respirava ancora. Sono stati chiamati 113 e 118, ma a nulla è valso. (dati da Ansa e Agi)

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