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Bologna: chiude il Circolo Arci RitmoLento in via San Carlo 12/a

Bologna. Chiude il Circolo Arci RitmoLento in Via San Carlo 12/a, la pandemia mette in ginocchio il collettivo.

Pubblicato il 6 Febbraio, 2021

Bologna. Chiude il Circolo Arci RitmoLento in Via San Carlo 12/a, la pandemia mette in ginocchio il collettivo.

La pandemia dovuta al Covid-19 mette fine all’esperienza in via San Carlo del collettivo RitmoLento. In quella traversa di via Riva di Reno tante iniziative sono nate, come la web radio Radio Leila e il progetto Don’t Panic che nei mesi di lockdown ha permesso di aiutare tante persone in difficoltà.

Era partito un crowdfunding nei mesi successi al lockdown 2020 ma purtroppo la chiusura dei circoli è perdurata e la chiusura dello spazio in via San Carlo 12/a è diventata purtroppo una necessità.

Leggiamo dalla pagina ufficiale Facebook RitmoLento:”Quasi cinque anni fa, Il 7 Aprile del 2016, per la prima volta aprivamo le porte del RitmoLento alla città di Bologna.

Era il primo atto di un’esperienza nata da un bisogno profondo che, in quanto studenti e studentesse, giovani lavoratori e lavoratrici o più in generale appartenenti alla nostra generazione, sentivamo profondamente radicato in noi.“Crisi” è lo stato di cose che ha accompagnato e che continua ad accompagnare l’evolversi del nostro mondo, una crisi che ha radici in un punto lontano della storia, ma che ancora porta con sé il suono delle macerie del “mondo di prima”.In un mondo riconsegnatoci con una società sconfitta, senza spazi di comunità, in cui la storia sembrava non aver più nulla da riscuotere dall’unico futuro possibile che ci si poneva davanti, il RitmoLento è stata la tana per un paese delle meraviglie possibile.Lo spazio per rimettere in discussione tutto, per tornare a fare del futuro una questione collettiva. – si legge –

In questi cinque anni il RitmoLento ha ospitato centinaia di presentazioni di libri, film, artworks, mostre, laboratori teatrali, concerti e corsi totalmente gratuiti e accessibili e a tutti e tutte.Al RitmoLento hanno trovato spazio di rappresentanza sociale e politica le lotte degli studenti medi e universitari, dei Riders, degli operatori sociali, dei freelance, dei lavoratori della cultura e di chi è costretto a galleggiare in un presente di lavoro povero e precarietà.Il RitmoLento è stato una delle case del movimento femminista la cui visione del mondo ci salverà dalla drammatica crisi della cura e della solidarietà che stiamo attraversando, dei movimenti ambientalisti per i quali vale altrettanto, dei movimenti per la casa e per il diritto alla città, lo spazio dell’antimafia sociale, dell’accoglienza e dell’incontro tra persone e culture.

Il RitmoLento è stata la nostra scialuppa nella fase più buia, la base in cui la campagna Don’t Panic ha preso forma nel tentativo di costruire una risposta solidale a chi si trovava e si trova in preda alla violenza della crisi pandemica e, allo stesso tempo, di riconnettere le persone a un’idea di futuro.Un futuro fondato sulla cura e sulla giustizia sociale, non più sull’individualismo, sullo sfruttamento e sul profitto per pochi.

Al RitmoLento abbiamo dato tutto ricevendo a nostra volta quel tutto nella capacità di costruire una comunità cittadina grande e reticolare, ancora stretta e al lavoro dopo un anno di pandemia. – continua –

Per tutti questi motivi dobbiamo darvi una notizia che non avremmo mai voluto annunciare: le porte di Via San Carlo 12/a chiuderanno a breve in modo definitivo.

La violenza della pandemia e l’incapacità delle istituzioni di dare una risposta sistemica alla crisi degli spazi sociali ci mette nelle condizioni di non poter più affrontare la situazione dal punto di vista della sua sostenibilità economica.

Venerdì 5 e Sabato 6 Febbraio saremo al circolo un’ultima volta, per riempire gli scatoloni, scavare tra i ricordi e rimettere insieme i pezzi di quella scommessa fatta cinque anni fa.

Questo è un invito a passare per salutarci ma soprattutto perché possiate anche voi portare a casa un pezzo di ciò che avete contribuito a donare al RitmoLento.Perché in fondo, se c’è qualcosa che ci ha definiti in questi anni è proprio questo: l’essere una storia a strati, quelli di tutti e tutte coloro che l’hanno attraversata.In questo momento, nonostante la tristezza che ci pervade, abbiamo una sola certezza: quella vecchia scommessa è ancora valida anzi, ce n’è più bisogno di prima.

Verrà il giorno in cui il RitmoLento troverà una nuova casa, nel frattempo continueremo a fare ciò che abbiamo sempre fatto: organizzarci per consegnare potere alle persone e per immaginare un altro mondo possibile”.

Per chi è in difficoltà economica è possibile passare in sede e prendere un pacco di pasta, dell’olio, del miele, detersivi per la casa e tanto altro ancora. I ragazzi e le ragazze di RitmoLento saranno lì ad accogliervi come sempre senza alcun giudizio.

In questi giorni li troverete lì, quei giovan, a mettere ricordi e oggetti negli scatoloni ma l’unica cosa che non chiuderanno mai in quei cartoni è la speranza.

A presto, RitmoLento!

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