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Vaccini: all’Angelo un ultracongelatore a -70 gradi

La Farmacia dell’Ospedale di Mestre, con i suoi congelatori, è il punto di riferimento per l’arrivo dei vaccini e per la loro conservazione ben al di là dei confini dell’Ulss 3 Serenissima.

Pubblicato il 6 Febbraio, 2021

La Farmacia dell’Ospedale di Mestre, con i suoi congelatori, è il punto di riferimento per l’arrivo dei vaccini e  per la loro conservazione ben al di là dei confini dell’Ulss 3 Serenissima. Vengono infatti ricevuti all’Ospedale dell’Angelo sia i vaccini prodotti da Pfizer, che ci vengono consegnati per tutto il territorio provinciale, sia quelli prodotti da Moderna, che arrivano e sono conservati all’Angelo per tutto il territorio regionale.
Quanto ai vaccini Pfizer, quindi, arrivano e vengono stoccati a Mestre settimanalmente una scorta di 7020 dosi, e la più recente fornitura è quella arrivata nella giornata di oggi. “Delle 7020 consegnate settimanalmente, 5292 sono a disposizione dell’Ulss 3 Serenissima – sottolinea Dal Ben – e 1728 competono invece all’Ulss 4 del Veneto Orientale, che periodicamente viene a ritirarle per somministrarle ai propri assistiti. Questo vaccino Pfizer è quello che è stato somministrato, nella prima fase della vaccinazione, al target specifico degli operatori sanitari degli Ospedali e del territorio e agli anziani e gli operatori delle Case di Riposo”.
Le dosi di vaccino Moderna, invece, sono destinate, secondo i piani regionali, alla popolazione anziana sul territorio, che ci si prepara a vaccinare nelle prossime settimane: “Due sono state fin qui le consegne effettuate a Mestre dal produttore: in un primo momento sono state stoccate all’Angelo 7800 dosi – spiega il Direttore Generale – mentre nella giornata di ieri ne sono arrivate altre 5400. Questi vaccini sono destinati, secondo le indicazioni regionali, alla vaccinazione degli over 80, secondo le modalità che vengono definite a livello regionale. Di queste 13.200 dosi di Moderna che sono state consegnate, per tutto il Veneto, alla Farmacia dell’Angelo, 1850 sono per l’Ulss 3 Serenissima: costituiscono ovviamente solo un punto di partenza, e sarà necessario riceverne in misura molto più consistente per organizzare e garantire il programma vaccinale dei nostri anziani, che è pronto ma dipende appunto dalla disponibilità dei vaccini”.

Differenti sono, nella Farmacia dell’Angelo, le modalità di conservazione dei due vaccini: “Entrambi i vaccini, sia il Moderna che il Pfizer – spiega il responsabile, il dottor Filippo Manfrin – sono conservati congelati, ed una volta scongelati vanno somministrati nei tempi previsti dai produttori: il contenuto vaccinale è molto delicato, e non possono essere ricongelati pena la perdita dell’efficacia. Per i vaccini Moderna, che richiedono la conservazione alla temperatura di -20 gradi centigradi, utilizziamo un congelatore speciale a cui ora se ne affianca uno ulteriore, che ci consentirà di gestire i quantitativi maggiori di dosi, che ci attendiamo con le successive forniture”.
Ancora più complessa è la gestione dei vaccini prodotti da Pfizer: “Per i vaccini Pfizer utilizziamo il nostro ultracongelatore – sottolinea il dottor Manfrin – che ci è stato messo a disposizione dalla Regione Veneto, e che consente di conservare le fiale alla temperatura di -70 gradi centigradi. Questa temperatura particolare ci impone particolari attenzioni per il mantenimento dell’efficacia del contenuto delle fiale. Rispettiamo quindi le modalità di utilizzo sia del congelatore che del vaccino stesso: ad esempio, una volta prelevato un vassoio dal contenitore, abbiamo solo pochissimi minuti per riposizionale il vassoio stesso all’interno del freezer, e non possiamo poi aprire nuovamente il congelatore nelle due ore successive, necessarie per riportare la macchina alla temperatura ideale di conservazione del vaccino”.  

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