E’ stata attuata l’autopsia sul corpo di Laura Perselli, recuperato il 6 febbraio. I primi risultati parlano chiaro: la donna sarebbe stata strangolata. L’esame autoptico è stato eseguito su incarico della Procura. Lo hanno attuato il medico legale Dario Ragniero e l’anatompatologo di Bolzano Eduard Egarter Vigl, nominato dalla difesa.
Erano trascorse le 17, a sera, quando nell’Adige le operazioni sono state interrotte: Peter Neumair non è stato ancora restituito dalle acque del fiume, più basse del normale di circa 40 centimetri. C’erano 200 uomini coinvolti in queste ricerche infruttuose. Il figlio Benno resta nel carcere di Bolzano, con l’accusa di duplice omicidio e occultamento dei cadaveri: si è sempre dichiarato innocente. Ma manca ancora uno dei due corpi, con il suo carico di dati da chiarire. Sotto controllo la diga di Mori a 90 chilometri dal ponte Ischia-Frizzi: là sono state trovate alcune tracce di sangue, compatibile con quello di Peter Neumair.
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