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maltrattamenti

Baiano, incubo finito per una donna vittima di ripetute violenze domestiche

Pubblicato il 15 Febbraio, 2021

Una donna di Baiano, vittima di violenza domestica ha denunciato il marito per i maltrattamenti subiti. Un vademecum per agire contro la violenza

I Carabinieri della Stazione di Baiano hanno notificato ad un 40enne del Mandamento baianese il Divieto di avvicinamento alla parte offesa, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Avellino.

L’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine, in diverse occasioni avrebbe posto in essere nei confronti della moglie reiterate azioni di maltrattamenti.

La donna, ormai sull’orlo della disperazione, si è rivolta ai Carabinieri della locale Stazione, denunciando l’uomo. I Carabinieri hanno così potuto avviare l’attività d’indagine.

Grazie agli elementi di reità raccolti, la magistratura irpina, concordando con le tesi degli investigatori, ha emesso a carico del 40enne il provvedimento con il quale gli è stato imposto di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla moglie.

Denunciare sempre

L’invito del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino è sempre quello di trovare il coraggio di denunciare e segnalare: il “ciclo della violenza” conduce al progressivo isolamento della vittima che pensa di vivere una anomala situazione di disagio, di cui, a volte, si sente addirittura responsabile.

Un breve vademecum, può fornire dei suggerimenti utili

–      non confidare sui cambiamenti di carattere e di comportamento promessi da un soggetto violento e non lasciarsi influenzare negativamente dalle sue offese e dalle sue minacce;

–      in caso di ferite o lividi andare quanto prima al Pronto Soccorso di un ospedale e dichiarare la verità;

–      chiamare appena possibile il “112”, Numero Unico Europeo per le Emergenze;

–      rivolgersi ad appositi centri che possono dare consulenze legali, bancarie e psicologiche gratuite o contattare telefonicamente il servizio “1522” (gratuito e attivo 24h su 24), i cui operatori forniscono alle vittime -assicurando loro l’anonimato- un sostegno psicologico e legale nonché l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui potersi rivolgere.

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