Il poeta e scrittore Renato Fucini (1843 – 1921) è stato uno degli autori toscani per antonomasia, a lui si devono le descrizioni dei personaggi curiosi e dei tipici paesaggi maremmani, che richiamano le rappresentazioni pittoriche dei macchiaioli, a lui contemporanei e con cui strinse rapporti di amicizia.
“In gran parte dei centri abitati toscani – commenta il vicesindaco Giuliano Parodi, assessore alla Cultura – esistono vie, scuole e biblioteche intitolate al celebre autore. Il nostro territorio, che lo ospitò negli anni giovanili, non fa eccezione. Nato a Monterotondo Marittimo e trasferito a Campiglia Marittima nel corso della sua infanzia, della quale ricordava tra l’altro le passeggiate sul mare a Piombino e San Vincenzo, visse in seguito in numerosi luoghi della nostra regione (Livorno, Vinci, Dianella, Empoli)”.
Renato Fucini, che firmò alcune delle sue più note pubblicazioni con lo pseudonimo Neri Tanfucio, anagramma del suo vero nome, ebbe un forte legame con le nostre terre, narrate nelle sue opere dedicate al racconto delle campagne toscane dell’epoca.
“Il prossimo 25 febbraio ricorre il centenario della sua morte – continua Parodi – un’occasione per ripercorrerne la biografia e i suoi componimenti più noti, tra i quali ricordiamo Cento sonetti in vernacolo pisano di Neri Tanfucio (1872), Le veglie di Neri (1882), All’aria aperta (1897). Nell’occasione abbiamo organizzato “Renato Fucini, il narratore della Maremma. Un ricordo nel centenario della morte”: un appuntamento con Davide Puccini, curatore del volume Renato Fucini. Opere, Firenze, Le Lettere (2011). L’evento si terrà in diretta Facebook sulla pagina della Biblioteca”.
Il piombinese Davide Puccini, filologo, critico letterario, scrittore e poeta, è uno dei maggiori conoscitori dell’opera di Renato Fucini.
La Biblioteca, inoltre, esporrà le opere di Fucini presenti nel proprio patrimonio, alcune delle quali sono edizioni risalenti ai primi anni del secolo scorso.
Tra queste: Il bambino di gommelastica. Racconto, traduzione libera di Renato Fucini dal russo di D. V. Grigorovitch, edizione Bemporad, stampa 1910.
Teste e testoline: bozzetti di collegio di Giuseppe Bettini. Lettera prefazione di Renato Fucini, ed. Pavolini, 1911.
Il ciuco di Melesecche: storielline in prosa e in versi di Renato Fucini (Neri Tanfucio); edizione postuma, La Voce, 1922.
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