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INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO CA’ FOSCARI

L’assessore all’Istruzione della Regione del Veneto Elena Donazzan è intervenuta oggi con un videomessaggio di saluto, portato anche a nome del Presidente Luca Zaia, in occasione dell’apertura del nuovo Anno Accademico.

Pubblicato il 24 Febbraio, 2021

L’assessore all’Istruzione della Regione del Veneto Elena Donazzan è intervenuta oggi con un videomessaggio di saluto, portato anche a nome del Presidente Luca Zaia, in occasione dell’apertura del nuovo Anno Accademico.

“È un’inaugurazione di Anno Accademico un po’ sui generis – ha detto -, ma oramai ci siamo abituati in questi lunghi mesi a dover ripensare tutto il nostro vivere, il nostro metodo di studio, la nostra capacità di relazione con i docenti, con i colleghi studenti, con la comunità che ci accoglie in una città, Venezia, che ha perso la ricchezza del vivere di proprio di voi studenti e docenti”.

“Dobbiamo ripensare il vivere – continua l’Assessore Donazzan, – proprio a Ca’ Foscari, che ha una particolare vocazione nell’ambito della ricerca, dello studio e della nuova economia, e da sempre vanta la capacità di essere un’università molto internazionalizzata, affidiamo anche questo compito”.

“La Regione e tutte le istituzioni devono essere di accompagnamento a questa trasformazione e a questo ruolo che il mondo accademico può e deve avere – precisa ancora l’Assessore regionale all’Istruzione. –  – Non smetto mai di ricordare che, oltre alla prima e seconda missione, didattica e ricerca, vi è una terza missione dell’Università, alla quale la Regione guarda con grande attenzione: quella del trasferimento del sapere in un contesto e un territorio della ricerca. È una capacità di interazione tra città e territorio, un rapporto che deve essere fecondo”.

“A Ca’ Foscari affidiamo questo ruolo – conclude Donazzan, – alla Regione il compito di starvi accanto, a tutta la comunità accademica quella di vivere questo nuovo anno accademico con l’ampio orizzonte di essere di grande aiuto in una società in profonda trasformazione, ad un ruolo che Venezia e l’Italia continueranno ad avere nel mondo”.

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