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Grave lutto nel giornalismo salentino. Muore a 60 anni Renato Moro, caporedattore del Quotidiano

Pubblicato il 24 Febbraio, 2021

Un improvviso lutto nel giornalismo salentino si è consumato nelle ultime ore. Colpo da un malore improvviso, è venuto a mancare il 60enne Renato Moro, caporedattore del “Nuovo Quotidiano di Puglia”. L’improvvisa scomparsa dello storica penna stimata da tutti i colleghi e i lettori salentini ha sconvolto il mondo del giornalismo salentino che da oggi perde uno dei suoi esponenti più lucidi e brillanti. Moro, originario di Galatone e stroncato nella notte da un malore improvviso, lascia una moglie, anche lei giornalista, e tre figli. Per molti è stata una guida, un esempio da seguire, soprattutto per come raccontava i fatti di cronaca che raccontava per il Quotidiano ormai dal 1988. Ad Aprile avrebbe compiuto 61 anni.

Lutto nel giornalismo salentino, il cordoglio di Salvemini

Un altro fatto di cronaca nera, quindi, oltre al ciclista 45enne morto dopo essere stato investito da un’auto pirata, ha sconvolto la comunità salentina con questo vero e proprio lutto nel giornalismo salentino. Sono stati molti i messaggi di cordoglio arrivate dalle più importanti cariche istituzionali del territorio salentino che avevano conosciuto Moro ed erano entrati in qualche modo in contatto con lui, imparando ad apprezzarlo. Tra questi il Sindaco di Lecce, Carlo Salvemini che ricorda Moro ed il lutto nel giornalismo salentino, con queste parole: “Renato ha raccontato i travagli, le contraddizioni, le ambizioni, le sconfitte e le speranze della nostra terra. Lo ha fatto con la professionalità e la consapevolezza del giornalista serio, puntuale, scrupoloso e attento ai fatti. Capace di coltivare la profondità, anche a dispetto dello spirito degli ultimi tempi. Non sono in tanti a potersi consentire di alzare credibilmente la voce con le istituzioni, di richiamare un intero territorio a prendere coscienza dei propri limiti e delle proprie mancanze, di suonare la sveglia e di essere ascoltati davvero: Renato era uno di questi. I suoi articoli erano e saranno da leggere. La sua voce una di quelle che continueranno ad essere ascoltate, anche oltre questo doloroso passaggio.La famiglia del Nuovo Quotidiano di Puglia perde uno dei suoi padri, che un tempo era stato figlio del giornale. Il giornalismo salentino una personalità riconosciuta e stimata, difensore appassionato di un mestiere che le insidie della modernità mettono in difficoltà. La famiglia e gli amici un uomo, un compagno, un padre di dolcezza mai esibita, gentilezza naturale, timidezza malcelata”. 

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