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Basta morti sulle strade: lo straziante appello di mamma Laureta a provincia e prefetto

Pubblicato il 3 Marzo, 2021

Un dolore straziante, impossibile da definire a parole. Eppure la forza di dire basta, di voler migliorare le cose, in memoria di quel figlio che non c’è più.

in una lettera aperta, indirizzata a prefetto Maurizio Falco ed al presidente della provincia di Latina, Carlo Medici, Laureta Yaku, la mamma di Angelo Mattoccia, morto in un incidente stradale nell’ottobre scorso, rinnova il suo appello ad intervenire per mettere in sicurezza le strade, anche in veste di responsabile Lazio dell’Associazione Nazionale Vittime della strada.

“Vi scrivo questa lettera aperta – dice la Yaku – per invitarvi a coinvolgere  tutte le istituzioni territoriali e la popolazione nella speranza che si affronti una volta per tutte il dramma dei morti sulle nostre strade.

Sono la mamma di Angelo Mattoccia che a soli 17 anni ci ha lasciato sulla Migliara 53 mentre era trasportato quel maledetto 22 ottobre del 2020 a seguito dell’ennesimo incidente stradale. Ho voluto inserire questa foto nonostante il dolore perpetuo che provo nel sapere che li a terra c’è mio figlio ma non saprei cos’altro farVi vedere per sensibilizzare Voi, i giovani e noi tutti.

Mi rivolgo a Voi istituzioni nonché cittadini e genitori allo stesso tempo chiedendovi  quanto tempo ancora si debba aspettare affinché le nostre strade siano provviste di più guard rail, dissuasori di velocità, autovelox , meno buche e soprattutto una maggiore educazione stradale, e quindi alla vita, nelle scuole.

Per quello che ho potuto constatare non bastano più le vostre “porte aperte” ma serve un vero impegno. Notte e giorno bisogna dedicarsi con dedizione per mettere fine a questa strage continua mettendoci veramente tutti in gioco. Noi come associazione siamo pronti e siamo sicuri che potremmo contare sul vostro impegno perché noi non molleremo e purtroppo siamo veramente tanti.

A tutti noi vorrei ricordare di essere prudenti e attenti perché basta una piccola distrazione e la vita scivola via. Noi facciamo la nostra parte e le istituzioni rendano onore al proprio mandato. E’ ora di dire basta”.

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