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Un progetto di “scuola aperta” alle Fermi contro il disagio sociale e la dispersione scolastica

Pubblicato il 3 Marzo, 2021

Grazie alla collaborazione tra il settore Politiche Sociali e Sociosanitarie del Comune di Livorno e l’Istituto comprensivo “Micheli-Bolognesi”, è stata attivata la convenzione per il progetto “FERMIamoci”, contro il disagio sociale e la dispersione scolastica. 
L’iniziativa si svilupperà presso il plesso scolastico di 1° grado “Enrico Fermi”, nel quartiere Shangai

Il progetto è rivolto ai bambini dei quartieri nord, dove il tasso di dispersione scolastica risulta essere più alto rispetto alla media cittadina, e dove più frequenti sono le situazioni di disagio e di svantaggio sociale, acuite dalle difficoltà economiche dovute all’emergenza Covid.
Per affrontare questi fenomeni, l’Amministrazione comunale ritiene fondamentale la collaborazione con le istituzioni scolastiche del territorio.
La scuola rappresenta infatti, nel quartiere, un punto di riferimento importante per i ragazzi e li sostiene nel loro percorso educativo e culturale.

L’idea è stata quella di organizzare attività di laboratorio e di sostegno allo studio pomeridiano, da proporre a gruppi di alunni (fino a 5 bambini per gruppo) per aiutarli a superare le difficoltà scolastiche e tenerli il più possibile lontani da quelle situazioni a rischio che si trovano a dover affrontare al di fuori dell’orario scolastico. 
Grazie a una prospettiva di “scuola aperta”, disponibile ad accogliere e sostenere i bambini oltre il termine dell’orario delle lezioni, il progetto potrà contribuire, nel tempo, a far sì che questa struttura scolastica possa diventare un polo di aggregazione in grado di generare relazioni positive e nuove idee.

Saranno coinvolti tre gruppi di bambini, che svolgeranno attività extrascolastiche per due giorni alla settimana (il martedì e il venerdì) dalle ore 13 alle ore 17, fino al 31 maggio.
Per favorire la partecipazione alle attività in orario pomeridiano, evitando dispersioni di tempo ai bambini e alle loro famiglie, è fondamentale dare la possibilità di consumare il pasto in loco. L’Amministrazione comunale, tramite l’ufficio Ristorazione Scolastica, ha quindi provveduto a garantire innanzitutto la fornitura dei pasti ai bambini coinvolti nel progetto, ricorrendo alla ditte che gestiscono l’appalto delle mense scolastiche cittadine.

L’Amministrazione comunale ha messo inoltre a disposizione tre educatori professionali, uno per ogni gruppo di alunni, che seguiranno i bambini dalle ore 13 alle ore 17. 
L’Istituto scolastico ha invece individuato alcuni insegnanti che garantiranno un’ora di attività laboratoriale pomeridiana tra le ore 14 e le ore 17. 
Inoltre la scuola mette a disposizione gli spazi per le attività educative, la classe, areata e sanificata, dedicata al servizio mensa, e i collaboratori scolastici per la sorveglianza e la sanificazione degli ambienti.

“La pandemia ha peggiorato le condizioni di vita delle nuove generazioni – commenta l’assessore alla coesione sociale Andrea Raspanti– e questo è particolarmente sentito nei quartieri che ospitano una maggior concentrazione di situazioni di svantaggio sociale. Per questo nei mesi a cavallo tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 abbiamo potenziato i servizi di prevenzione rivolti a bambini e adolescenti, investendo più risorse ed elaborando nuovi progetti che vedranno la luce a breve”.

“Ringrazio le istituzioni scolastiche per la fondamentale collaborazione, dichiara a sua volta la vicesindaca con delega alle attività educative Libera Camici. Garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario  rappresenta senz’altro una preziosa occasione per fornire opportunità a tanti bambini e costruire pratiche efficaci per contrastare la povertà  educativa e il disagio sociale”.

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