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dosi vaccini in su open day

Vaccini anti Covid, Salvemini chiede chiarezza al governo

Pubblicato il 4 Marzo, 2021

Il nodo dei vaccini anti Covid resta l’argomento attorno a cui ruota la stretta attualità e sicuramente sarà quello decisivo per capire prospettive e dinamiche future. Non si può immaginare una pronta uscita dal tunnel senza fine chiamato Coronavirus senza una vaccinazione di massa, o per lo meno una percentuale adeguata di popolazione vaccinata. Come sappiamo, purtroppo, non tutto è andato come doveva in questi primissimi mesi di vaccini anti Covid. Tra mancato rispetto dei patti tra le aziende farmaceutiche e l’Unione Europea che ha ritardato l’arrivo delle dosi previste per una somministrazione adeguata, in Italia come in quasi tutta Europa, e differenza di velocità e competenze tra le stesse Regioni italiane; le somministrazioni continuano ad andare a rilento e un piano vaccinale adeguato continua ad essere una priorità soltanto teorica.

Vaccini anti Covid, le dichiarazioni di Salvemini

Mentre in Provincia di Lecce nelle ultime ore è cominciata la campagna di vaccinazione per le forze dell’ordine, sulla situazione italiana ancora deficitaria per quel che riguarda i vaccini anti Covid, si è espresso il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, che ha chiesto un chiarimento al governo centrale sulla questione. Queste le sue dichiarazioni: “Da cittadino prima e sindaco poi esprimo una necessità: il governo dia criteri chiari e univoci su ordine di priorità nella somministrazione dei vaccini. In una emergenza sanitaria non si può assegnare a ciascuna regione il compito di definire chi –  tra cittadini over 80, lavoratori servizi essenziali, soggetti con patologie gravi – debba avere precedenza in una fase di dosi insufficienti a rifornimenti irregolari. Ne va della credibilità complessiva dell’idea che abbiamo, e dobbiamo preservare, di Stato, Servizio Sanitario Nazionale, interesse collettivo”.

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