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Alfieri della Repubblica, Mattarella premia l’impegno di 4 giovanissimi dell’Emilia-Romagna

Pubblicato il 13 Marzo, 2021

A 13, 15, e 18 anni hanno già ricevuto un riconoscimento nazionale consegnato loro dal Presidente della Repubblica in persona, Sergio Mattarella. Sono rispettivamente Elena Mora di Parma, Matteo Zini di Casalecchio di Reno (BO), Alice Chiozza di Piacenza e Aura Rossi di Cento (FE) che hanno ricevuto l’Attestato di Onore di “Alfieri della Repubblica” per il loro impegno in azioni coraggiose e solidali. 

28 attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica”

Come riporta il sito stesso del Quirinale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 28 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2020 si sono distinti per l’impegno e le azioni coraggiose e solidali, e rappresentano, attraverso la loro testimonianza, il futuro e la speranza in un anno che rimarrà nella storia per i tragici eventi legati alla pandemia.

Accanto ai 28 Attestati d’onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive, che traggono anch’esse ispirazione dai valori di altruismo e dal profondo senso di responsabilità, in questo periodo di emergenza sanitaria.

Il 15% degli “Alfieri della Repubblica” è dell’Emilia-Romagna

Circa il 15% dei ragazzi scelti dal Presidente della Repubblica è dell’Emilia-Romagna. 4 su 28 infatti sono i giovani della nostra regione che hanno ottenuto un riconoscimento per il loro impegno in diverse attività. Sempre sul sito del Quirinale, infatti, sono specificate le motivazioni alla base di questo riconoscimento. 

Alice Chiozza, 18 anni, residente a Piacenza – Per l’impegno e la generosità con cui ha prestato il proprio servizio volontario nella pattuglia di Protezione civile dell’Agesci di Piacenza. Grazie al suo lavoro organizzativo e di coordinamento tanti scout sono riusciti ad alleviare le difficoltà di persone costrette a casa e in stato di bisogno;

Elena Mora, 13 anni, residente a Parma – Per il suo impegno e le sue qualità di scrittrice, coltivate sin da quando era più piccola e ora sbocciate nel primo romanzo; 

Fin da piccola Elena ha mostrato una grande passione per la scrittura. Si è cimentata con testi a scuola e fuori dalla scuola. Ha vinto numerosi premi in tutta Italia. A 11 anni ha pubblicato il suo primo romanzo, una storia di amicizia e di coraggio, anch’esso vincitore di premi letterari. Grazie al romanzo, Elena è stata anche invitata a partecipare a incontri e fiere del libro. Elena intende seguire la propria vocazione e continuare a scrivere. Ha già in programma un secondo romanzo…

Matteo Zini, 15 anni, residente a Casalecchio di Reno (Bo) – Per il servizio di volontariato svolto, con grande passione e sensibilità, presso la Croce Rossa di Bologna nel periodo del lockdown. Chiamando al telefono gli anziani isolati in casa (quasi 2000 telefonate), è riuscito a far recapitare la spesa, a fornire le medicine necessarie, e non di rado anche a favorire la visita del medico specialistico;

Era diventato volontario della Croce Rossa da solo pochi mesi, quando è scoppiata la pandemia. Matteo ha subito dimostrato un grande senso di appartenenza all’associazione, mettendosi in prima linea (nei limiti di quanto era permesso ai minori) per alleviare il più possibile le sofferenze degli anziani. Insieme ai suoi amici, infatti, Matteo ha effettuato quasi 2000 chiamate di “monitoraggio telefonico” per far sapere agli anziani del Comune di Bologna che non sarebbero stati abbandonati e per dare loro indicazioni su come comportarsi nelle fasi dell’emergenza. La cura mostrata nei suoi interventi era pari a quella di un nipote per i suoi nonni. Proprio la sua dedizione e la sua sensibilità hanno consentito alla Croce Rossa di Bologna e al Comune di Bologna di individuare le situazioni più critiche dove intervenire, ora per consegnare una spesa, ora per ritirare dei farmaci, ora per distribuire delle mascherine, ora per richiedere un intervento medico specializzato. Matteo si è speso, inoltre, per aiutare i più anziani nell’utilizzo degli strumenti informatici e guidarli così in un percorso di apprendimento tale da ridurre, almeno un po’, il divario tecnologico. L’apporto generoso di Matteo ha permesso di trasmettere a molti un messaggio: il distanziamento fisico necessario non deve tradursi in una separazione, in una frattura sociale.

Aruna Rossi, 18 anni, residente a Cento (FE) – Per la passione con cui siè dedicata, insieme agli amici del gruppo Agesci di Cento, al dialogo con gli anziani costretti all’isolamento a causa della pandemia. Il dialogo si è sviluppato nella forma epistolare, dando vita al progetto “Amici di penna” e facendo emergere nell’incontro tra generazioni una grande ricchezza di contenuti e sentimenti;

Il suo gruppo Agesci collabora già da qualche anno con il Comune di Cento, in provincia di Ferrara, “adottando” gli anziani che partecipano ai progetti di integrazione socio-sanitaria. Quando è sopraggiunta l’emergenza per la pandemia ed è diventato impossibile l’incontro diretto, i giovani hanno cercato un modo alternativo per far giungere la propria voce ai “nonnini” del territorio e per tener loro compagnia in un momento tanto delicato e difficile. Aruna si è impegnata con gli altri componenti del suo gruppo a intraprendere uno scambio epistolare con questi amici anziani e a proseguirlo nelle settimane del lockdown. E’ nato così il progetto “Amici di penna”: una modalità con cui è stato possibile un dialogo in sicurezza, senza il ricorso a quegli strumenti digitali che sono ostici per molti anziani. Per ricchezza di contenuti e di sentimenti, lo scambio di racconti e di storie è andato anche al di là di una semplice conversazione e ha offerto la gioia di un incontro più profondo tra generazioni.

Come si ottiene l’Attestato d’Onore?

Seguendo le indicazioni riportate sul sito del Quirinale è esplicitato che le candidature degli Alfieri della Repubblica possono essere inviate alla Presidenza della Repubblica da cittadini, associazioni, enti e Istituzioni. La Presidenza della Repubblica, infatti, ha istituito dal 2010 un “Attestato d’Onore” per premiare quei giovani minorenni che, per comportamento o attitudini, rappresentano un modello di buon cittadino. I premiati si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà. L’Attestato attribuisce il titolo di “Alfiere della Repubblica” ed è riservato ai giovani fino ai 18 anni. Viene concesso ai cittadini italiani, anche residenti all’estero e ai cittadini stranieri residenti, che siano nati nel nostro Paese o abbiano frequentato con profitto le scuole italiane per almeno 5 anni. L’Attestato è conferito dal Presidente della Repubblica, in un numero massimo di 30 ogni anno, su proposta del Segretario Generale sentita l’apposita Commissione valutativa.

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