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La Sardegna passa in zona bianca

Sardegna, Anci, Deiana: “La possibilità di spostarsi dalle zone rosse verso le seconde case nelle zone bianche è un errore gravissimo del governo Draghi”

Pubblicato il 15 Marzo, 2021

“La possibilità di spostarsi dalle zone rosse verso le seconde case nelle zone bianche è un errore gravissimo del governo Draghi, che in Sardegna non può essere accettato in nessun modo“. Il presidente dell’Anci regionale, Emiliano Deiana, è lapidario, dopo la pubblicazione delle Faq, le Frequently asked questions sulle misure anti-Covid introdotte con decreto legge del 13 marzo scorso, in vigore da oggi fino a al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, per Pasqua. Le specifiche alla voce ‘spostamenti’ preoccupano non poco gli abitanti della Sardegna che ha appena iniziato, unica in Italia, la sua terza settimana in zona bianca e con dati epidemiologici in peggioramento, seppure ancora sotto controllo. 

Nell’isola le seconde case, incluse quelle di proprietà di residenti, sono oltre 223 mila, la maggior parte concentrate nel Sassarese e in Gallura (circa il 42% delle circa 298 mila abitazioni censite), dove sono occupate solitamente nei tre mesi della stagione marino-balneare.

L’alternativa è che aumenti il numero di passeggeri che sbarcano con certificato di negatività (perché si sono sottoposti a test entro le 48 ore precedenti il viaggio) o già vaccinati.

Seconde case: le Faq

Ecco quanto si legge nelle Faq del governo: “È possibile raggiungere le seconde case, anche in un’altra Regione o Provincia autonoma (da e verso qualsiasi zona: bianca, gialla, arancione, rossa), soltanto a coloro che possano comprovare di avere effettivamente avuto titolo per recarsi nello stesso immobile anteriormente all’entrata in vigore del decreto-legge 14 gennaio 2021, numero 2. Tale titolo, per ovvie esigenze antielusive, deve avere data certa (come, per esempio, la data di un atto stipulato dal notaio, ovvero la data di registrazione di una scrittura privata) anteriore al 14 gennaio 2021″. E ancora: “Sono, dunque, esclusi tutti i titoli di godimento successivi a tale data (comprese le locazioni brevi non soggette a registrazione). Naturalmente, la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo, e vi si può recare unicamente tale nucleo”. (fonte: Agi)

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