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Al via la seconda fase della battaglia per Villamarina: parte la raccolta firme, cartacea e online

Pubblicato il 16 Marzo, 2021

Una  raccolta firme per chiedere un intervento di Regione e Governo che scongiuri il progressivo depauperamento dei servizi sanitari che ha visto, nel giugno 2019, la chiusura del Punto nascita.
Questa la scelta del Comune di Piombino nel proseguire la battaglia su Villamarina, trasformando il presidio, che da oltre 45 giorni va avanti davanti all’ospedale cittadino, in una nuova mobilitazione popolare.
“Piombino attende risposte sul futuro della sanità in Val di Cornia – commenta il sindaco Francesco Ferrari -. Avevamo annunciato che non ci saremmo fermati fin quando non avremmo avuto garanzie da parte del Governo e della Regione che, fino ad oggi, si sono trincerati dietro un silenzio assordante. Quini, continuiamo la battaglia in difesa della qualità e della quantità dei servizi sanitari e a tutela della salute dei nostri concittadini chiedendo loro una firma che dimostri la preoccupazione di una comunità intera”.
Le firme saranno raccolte ogni mercoledì, alternativamente davanti all’ospedale e al mercato settimanale, e poi inviate all’assessore alla Sanità, Simone Bezzini, e al ministro della Salute, Roberto Speranza. È possibile anche sottoscrivere la petizione online al link http://chng.it/n8KWVvTGQJ.
“Abbiamo denunciato più volte, a gran voce e a più livelli, i gravi problemi che affliggono il nostro ospedale. Abbiamo chiesto garanzie sugli investimenti per l’adeguamento della sala parto, condizione essenziale per la sopravvivenza del servizio. Per questi motivi, abbiamo ripetutamente richiesto, come Comune di Piombino, un incontro all’assessore regionale Simone Bezzini: dopo settimane di silenzio, ci ha indicato di parlare con il suo portavoce, come se la questione fosse di mera natura comunicativa e non politica. Come se non bastasse, un appuntamento programmato, seppure mediato attraverso la Sds, è slittato a fine marzo. Ci troviamo, perciò, costretti a una nuova iniziativa di mobilitazione: ci auguriamo che questa possa essere l’occasione per un confronto diretto e risolutivo”.

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