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Mestre, recuperati dal Marzenego-Osellino 50 relitti di imbarcazioni

Pubblicato il 18 Marzo, 2021

Recuperati anche vari pontili dismessi e diversi pali di ormeggio che risultavano deteriorati e potevano staccarsi e causare problemi alla navigazione

18.3.2021 – Effettuati i lavori di riqualificazione del fiume Marzenego-Osellino a Mestre. Al lavoro il Consorzio di bonifica Acque Risorgive in collaborazione con il Comune di Venezia e Veritas.

Il primo lotto di lavori ha previsto la raccolta e lo smaltimento dei relitti di barche affondate ed affioranti lungo il tratto mestrino del corso fluviale. Il cantiere è iniziato lo scorso 22 febbraio. Per quanto riguarda l’azione del Consorzio Acque risorgive il recupero dei relitti di imbarcazioni si è concluso il 2 marzo con lo spostamento definitivo dei mezzi e lo smobilizzo del cantiere.

Per questo intervento il consorzio ha impegnato 

  • 1 escavatore cingolato con braccio lungo
  • 1 escavatore gommato
  • 1 autocarro con gru prensile
  • 1 barca di appoggio
  • 5 operatori.

L’area che è stata oggetto di intervento è quella compresa tra Via Vespucci e Via delle Barene. Sono stati recuperati circa 50 relitti di imbarcazioni che erano adagiati sul fondo del canale.

La gente si è fermata incuriosita dall’intervento e spesso ha chiesto agli operatori di Acque Risorgive cosa stessero facendo. Non ci sono stati particolari intoppi durante tutto il periodo di cantiere, anche le condizioni meteo sono state favorevoli ed hanno permesso di lavorare con continuità.

«Abbiamo recuperato tutto il materiale che risultava evidente in condizioni di bassa marea – spiegano al Consorzio – . Oltre alla sopra citata attività di recupero relitti i nostri operai si sono impegnati nel recuperare vari pontili dismessi e diversi pali di ormeggio che risultavano deteriorati e potevano staccarsi e causare problemi alla navigazione.

Veritas ha dato pieno supporto recuperando e smaltendo tutto il materiale che avevamo depositato fuori dal canale passando ovviamente dopo di noi per non avere interferenza di imprese per motivi di sicurezza».

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