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“Violenza gravissima a San Berillo: le lavoratrici del sesso picchiate dalla polizia”

Denuncia gravissima quella dell’Associazione Sportello Sociale San Berillo associazione del quartiere catanese che ieri è stato teatro, secondo i rappresentanti dell’Associazione di “Una dimostrazione di spropositata e gratuita violenza poliziesca”.

Pubblicato il 20 Marzo, 2021

Denuncia gravissima quella dell’Associazione Sportello Sociale San Berillo associazione del quartiere catanese che ieri è stato teatro, secondo i rappresentanti dell’Associazione, di “Una dimostrazione di spropositata e gratuita violenza poliziesca”.

Una denuncia gravissima che si schiera a difesa delle “sex workers” e che sostiene: “Alcune lavoratrici della zona sono state buttate a terra e picchiate coi manganelli da numerosi poliziotti contemporaneamente. E’ solo un miracolo che nessuna sia rimasta gravemente ferita”

L’associazione racconta che “da mesi il quartiere, “colpevole” di ospitare comunità di migranti e lavoratrici sessuali, è soggetto a quotidiane incursioni delle forze dell’ordine. Ma se di solito questo accanimento viene esercitato con l’intimidazione che chi veste una divisa può agevolmente esercitare nei confronti di individui che la nostra società spinge ai margini, stavolta le forze dell’ordine hanno voluto mostrare i muscoli; sono stati violentemente picchiati gli abitanti del quartiere, colpevoli di avere osato riprendere col cellulare l’operato delle forze dell’ordine”.

In particolare, prosegue il racconto, “si è assistito a tre poliziotti che si accanivano sul corpo di una donna trans e la madre che disperata tentava di filmare quello che vedeva non potendo fare altro”.

Sempre, secondo quanto riferito dall’associazione, la Polizia avrebbe fatto irruzione e a perquisizioni, senza alcun mandato, a casa di una lavoratrice sessuale, all’interno della quale hanno continuato a picchiare chiudendo le imposte che davano sul balcone di fronte da cui si sarebbe potuto vedere. “Sarebbero stati portati in questura anche i semplici passanti, ai quali sono stati sequestrati i cellulari. Abbiamo assistito a una sospensione dei diritti gravissima”.

In una nota, arriva la solidarietà di Arcigay Catania: “Apprendiamo con dolore i fatti denunciati dallo Sportello Sociale San Berillo di Officina Rebelde. Secondo la realtà che opera nel quartiere, le sex workers sono state oggetto di un “violento intervento da parte della polizia”, afferma il presidente Armando Caravini. “Nonostante negli ultimi anni il quartiere sia stato preso di mira, e a dimostrarlo sono purtroppo i frequenti eventi di violenza, ci auguriamo che l’autorità competente, indagando sui fatti, saprà fare giustizia sul caso”.

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