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Amazon: anche a Genova sciopero e presidio davanti ai cancelli

Pubblicato il 22 Marzo, 2021

Genova – Sciopero e presidio in tutta Italia, anche a Genova, davanti ai cancelli del centro di via 30 giugno in Corso Perrone, per i lavoratori di Amazon Logistica Italia e di tutte le società di fornitura di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci che operano per il gruppo. A rispondere alla mobilitazione nazionale, lanciata da Filt Cgil Fit Cisl AmazoUil trasporti, sono stati molti dei lavoratori della sede genovese, circa un centinaio in totale, e delle società collegate, circa 350 i corrieri addetti alle consegne sul nostro territorio.

Amazon: i sindacati chiedono

I sindacati chiedono una verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro imposti nella filiera Amazon, contrattazione dei turni di lavoro, riduzione dell’orario di lavoro dei driver, una clausola sociale che preveda la continuità occupazionale in caso di cambio appalto o cambio fornitore, l’indennità Covid per operatività in costanza di pandemia e premio di risultato e la stabilizzazione tempi determinati e lavoratori interinali.
“Abbiamo indetto lo sciopero perché la trattativa con Amazon e con Assoespressi, che è l’associazione datoriale – spiega Marco Gallo, segretario ligure di Filt Cgil – non ha portato a nessun risultato. Fino ad ora non c’è stata nessuna risposta e, per questo motivo, ci siamo dovuti mobilitare. Chiediamo che sia riaperta al più presto la trattativa e che vengano accolte le nostre rivendicazioni”. E, ancora: “Dobbiamo finirla con questo algoritmo e sostituirlo con un processo umano” – spiega Mauro Scognamillo, segretario generale Fit Cisl Liguria.
E, non ultimo: “Pretendiamo dignità per ogni lavoratore deve avere salari giusti”. “Siamo qui dall’alba per rivendicare i diritti dei lavoratori di tutta la filiera Amazon, con i corrieri in prima fila – conclude Giovanni Ciaccio, coordinatore logistica Uiltrasporti Liguria – che da settimane lottano per condizioni di lavoro dignitose che non dipendano da un algoritmo spietato alla pari dei guardiani delle vecchie piantagioni di cotone”.

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