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Mercati rionali chiusi, Associazioni sul piede di guerra. Incontro alla Regione Campania

Pubblicato il 22 Marzo, 2021

Le associazioni degli operatori del commercio su aree pubbliche Anva Confesercenti regionale, Assocampania, Aicast hanno ottenuto dalla Regione Campania un confronto sulle disposizioni dell’Ordinanza numero 10 del 21 marzo 2021. L’assessore Marchiello, presidente Picarone e consigliere Fiola hanno chiesto alle tre associazioni di produrre in tempi rapidi un documento unitario con l’argomentazione puntuale delle osservazioni. Documento che sarà portato all’attenzione, innanzitutto, della Unità di Crisi.  “Abbiamo chiesto urgentemente questo incontro in quanto riteniamo errato il dettato dell’Ordinanza laddove non permette la vendita alimentare nelle aree mercatali se non nei casi in cui, al loro interno, siano presenti negozi/box provvisti di allaccio diretto alla rete idrica. – ha affermato Aniello Pietrofesa – Il richiamato DPCM del 2 marzo 2021, nel regolare le attività commerciali in zona rossa, all’articolo 45 fa espressamente riferimento alle aperture delle attività mercatali ‘dirette alla  vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici’. Decontestualizzato, poi, il richiesto requisito dell’allaccio alla rete idrica. Davvero la Regione crede che la presenza di un fontanino per banco alimentare incida sulle dinamiche del contagio? Ricordiamo alla Regione Campania, alla sua Unità di Crisi ed a chi scrive le Ordinanze che il Ministero della Salute vincola la presenza del punto-acqua ai soli banchi di vendita ittica. Per tutti gli altri prevede che esso sia presente nei pressi, anche in comune. Tutti i nostri mercati rispettano i requisiti di legge. Tanto che, per ognuno, i rispettivi Comuni emettono e rilasciano il nulla osta sanitario. I mercati sono luoghi sicuri: lo screening fatto a Torrione lo dimostra: su 400 test antigenici, sono risultati zero positivi”.     

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