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Mestre, individuato e arrestato tre volte dai Carabinieri

Pubblicato il 22 Marzo, 2021

22.3.2021 – Mestre. I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Favaro Veneto, alle prime luci dell’alba di sabato, hanno individuato è stato tratto in arresto Radion Robert Octavian, cittadino romeno classe 2000, in Italia senza fissa dimora, pregiudicato.

L’uomo, che era sottoposto agli arresti domiciliari in Favaro Veneto per scontare una pena comminata del Tribunale per i Minorenni di Roma per reati di furto commessi a Roma, era evaso dalla misura cui era sottoposto lo scorso 9 febbraio 2021 ed era stato denunciato proprio dai Carabinieri della Stazione di Favaro Veneto che avevano quindi ricevuto un provvedimento di restrizione in carcere per l’uomo, nel frattempo resosi irreperibile.

I Carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre, dal canto loro, indagando su una grave rapina a mano armata con sequestro di persona avvenuta in Spinea nel settembre 2019 ai danni della Sala Slot Admiral, coordinati dalla Procura della Repubblica di Venezia e grazie anche alle indagini scientifiche svolte dal RIS di Parma su quanto repertato in quella circostanza, erano giunti ad un altro provvedimento cautelare personale a suo carico, anche in questa circostanza previsto il carcere, quale responsabile certo proprio di quel grave fatto reato. I Carabinieri e la Procura della Repubblica di Venezia erano infatti riusciti ad identificarlo con certezza quale l’autore dei fatti, insieme a due complici, quando alle prime luci dell’alba irrompevano rapinando la sala slot, rinchiudendo i dipendenti nello sgabuzzino e portandosi via il poco denaro che avevano trovato.

Con entrambi i provvedimenti cautelari in mano, i Carabinieri dei due reparti della Compagnia di Mestre, si sono quindi da tempo posti alla ricerca, coordinata dalla Procura, dello straniero nel frattempo evaso ed irreperibile.

Individuato in Mestre, all’alba di oggi, è stato quindi sottoposto a perquisizione domiciliare. Durante le rituali operazioni, dagli ambienti dell’appartamento dove si era rifugiato però emergevano ben altre responsabilità. Saltavano fuori infatti oltre tre chilogrammi di Marijuana, una pistola Beretta cal.7.65 con matricola abrasa e 25 munizioni, un passamontagna, documenti di identità e guida falsi, un bilancino e oltre 650 euro in contanti, indice del fatto che l’uomo non aveva rinunciato affatto all’attività criminale, nonostante i provvedimenti di cattura pendenti, anzi.

Oltre all’arresto per le vecchie pendenze con la giustizia, scattava quindi anche quello in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, detenzione illegale di arma clandestina e munizionamento, possesso di documenti falsi e ricettazione. Approfondimenti verranno svolti sull’arma rinvenuta al fine di comprenderne la provenienza e se possa essere stata utilizzata in qualche grave fatto.

Specifici servizi di intensificazione del controllo del territorio verranno posti in essere per tutta la settimana, a contrasto dei reati predatori e delle manifestazioni di illegalità più sentite.

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