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Avezzano, Polizia di Stato: ordine di carcerazione nei confronti di un noto pregiudicato locale

Stazione Centrale, travestiti da donna rubano soldi e cellulare a un 66enne. Arrestati

Nel corso della notte, personale delle Volanti ha tratto in arresto per il reato di estorsione in concorso due cittadini bulgari, S.K.S. classe 1999 e R.G.A. classe 1998.

Pubblicato il 22 Marzo, 2021

Nel corso della notte, personale delle Volanti ha tratto in arresto per il reato di estorsione in concorso due cittadini bulgari, S.K.S. classe 1999 e R.G.A. classe 1998.

Nello specifico, personale dell’Esercito Italiano, impegnato nell’operazione “Strade Sicure” contattava la locale Sala Operativa chiedendo ausilio perché aveva fermato due soggetti che poco prima avevano sottratto dei soldi e il telefonino a un uomo, un 66enne residente a Messina, il quale aveva poco prima riferito al personale dell’Esercito che verso mezzanotte, mentre si trovava presso la stazione ferroviaria in Piazza Papa Giovanni XXIII dopo aver perso l’ultimo treno per rientrare a casa, veniva avvicinato da un soggetto, abbigliato con indumenti femminili, il quale chiedeva cibo e soldi.

Mosso da un sentimento di pietà umana la vittima prendeva il portafogli per donargli delle monete, ma il reo con mossa fulminea riusciva a sottrargli una banconota da 10 euro abbracciandolo per ringraziarlo. Al contempo si avvicinava ai due un altro uomo, anch’esso abbigliato da donna. La vittima si accorgeva a quel punto che dalla tasca del suo giubbotto mancava il cellulare e che il secondo soggetto si stava allontanando velocemente, mentre l’altro gli intimava di sborsare la somma di euro 50 per ottenere la restituzione del telefono.

Essendo solo a Catania e avendo necessità del cellulare, la vittima acconsentiva alla richiesta e si recava con i due rei presso uno sportello bancomat, ove con prepotenza gli veniva imposto di prelevare la somma di euro 100.

I due uomini quindi afferravano le banconote e scappavano verso la stazione buttando a terra il cellulare.

Anche la vittima, dopo aver recuperato il suo telefono, si incamminava verso la stazione e lì veniva avvicinata da personale dell’EI, che riusciva a bloccare nei pressi i due malfattori per consegnarli poi alla Polizia.

Dopo la formalizzazione della denuncia da parte della vittima, cui veniva anche restituito gran parte del denaro (95 euro), i due bulgari venivano tratti in arresti e su disposizione del Pm di turno sottoposti agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida innanzi al GIP.

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