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Aci Catena, mafia: amministrazione giudiziaria per “tesoro” da 30 mln di euro ex deputato Giuseppe Nicotra

Su richiesta della Procura Distrettuale, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione ha emesso un decreto di amministrazione giudiziaria, per la durata di un anno, per nove società, direttamente o indirettamente (poiché intestate a strettissimi congiunti) riconducibili a Giuseppe Raffaele NICOTRA,

Pubblicato il 23 Marzo, 2021

Su richiesta della Procura Distrettuale, il Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione ha emesso un decreto di amministrazione giudiziaria, per la durata di un anno, per nove società, direttamente o indirettamente (poiché intestate a strettissimi congiunti)  riconducibili a Giuseppe Raffaele NICOTRA, 64 anni, di Aci Catena, attualmente sottoposto agli arresti domiciliari, società operanti nel settore del commercio al dettaglio e all’ingrosso di prodotti alimentari, della gestione ed elaborazione di dati contabili amministrativi e commerciali e della compravendita di immobili, con volume complessivo d’affari, ad oggi, ammontante ad oltre 30 milioni euro.

Il provvedimento in questione è stato notificato dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania e mira a bonificare ed impermeabilizzare il complesso delle strutture imprenditoriali facenti capo a vario titolo al NICOTRA, la cui gestione è fortemente sospettata di essere stata orientata al fine di agevolare la famiglia di Cosa Nostra etnea SantapaolaErcolano, di cui già pregresse attività investigative e le conseguenti vicende giudiziarie avevano certificato la particolare vicinanza del NICOTRA, in particolare al gruppo di Aci Catena.

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