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buoni spesa

Rischio contagio nei supermercati. Salvemini chiede ai titolari di evitare gli assembramenti

Pubblicato il 25 Marzo, 2021

Sono tra i luoghi più affollati, in cui il rischio contagio può assumere dimensioni più alte rispetto ad altri luoghi che siamo costretti a frequentare ogni giorno. Stiamo parlando dei supermercati, luoghi in cui è difficile evitare gli assembramenti, è uno dei pochi luoghi dove non è vietato recarsi nemmeno in zona rossa e in cui non circola aria perché parliamo di spazi al chiuso. Troppo spesso, in queste attività, non vengono rispettate le distanze di sicurezza perché mancano i controlli a tappeto ed è facile ritrovarsi a stretto contatto con altra gente che potrebbe, per esempio, non usare la mascherina in maniera adeguata. In questi giorni, il Comune di Lecce, ha attivato la seconda tranches di concessioni di buoni spesa digitali per le famiglie leccesi in difficoltà, incentivando, quindi, la frequentazione dei supermercati. Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, sa che queste attività possono essere a rischio contagio e quindi invita tutti i titolari a far rispettare le regole e norme di distanziamento.

Rischio contagio nei supermercati, le parole del sindaco Salvemini

L’appello ancorato del primo cittadino leccese di ridurre al minimo il rischio contagio nei supermercati è messo nero su bianco con un post sul suo profilo Facebook che recita così: “Invito tutti i titolari di medie strutture di vendita alimentare a verificare il rispetto degli obblighi espressi previsti dal DPCM per evitare assembramenti all’interno dei locali, a tutela della salute dei clienti e del personale addetto alle vendita (cassieri, banconisti). Nonostante i controlli di polizia siano frequenti le segnalazioni di rischio che quotidianamente ricevo sono tante. C’è una conferma empirica che lo dimostra: non si vedono più file all’esterno degli ingressi delle attività, nonostante l’obbligo di non fare entrare un numero di persone superiore a quello massimo consentito. E’ evidente che c’è qualcosa che non torna. Per questo motivo propongo a tutti i titolari – per condividere l’impegno a salvaguardare la salute pubblica, agevolare i controlli, evitare sanzioni – questi semplici accorgimenti: mettano a disposizione un numero di carrelli all’ingresso pari al massimo di clienti ammessi; facciano obbligo ai clienti di utilizzarli prima di entrare nel punto vendita per effettuare acquisti; impediscano con proprio personale l’ingresso di nuovi clienti in caso di assenza di carrelli disponibili. Sto inviando a tutti loro una lettera a mia firma per chiedere piena e convinta collaborazione in tal senso”.

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