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NOALE, IL SINDACO ANDREOTTI E IL SINDACO METROPOLITANO LUIGI BRUGNARO HANNO SIGLATO L’APPROVAZIONE DEL P.A.T. (Piano di Assetto del Territorio)

Pubblicato il 26 Marzo, 2021

26.3.2021 – Un iter durato 13 anni, avviato a maggio del 2008 e che ha visto ben 4 amministrazioni, si è finalmente concluso con i pareri della Regione, Ufficio VAS e Città Metropolitana.

Sono già in consegna le lettere con le risposte dovute ai cittadini che avevano presentato osservazioni.

Con la firma il Sindaco della Città Metropolitana di Venezia, Luigi Brugnaro, ed il Sindaco della Città di Noale, Patrizia Andreotti, hanno siglato la definitiva approvazione del Piano di Assetto del Territorio, lo strumento che racchiude in sé i criteri, le regole, le scelte strategiche e strutturali per la nostra Città.

“L’elaborato è il frutto di un lavoro impegnativo che negli anni ha coinvolto gli uffici comunali di concerto con quelli regionali, metropolitani oltre che la cittadinanza. – spiega il Sindaco Patrizia Andreotti – Alla base di tutto la determinazione e la volontà di riqualificare e valorizzare le risorse della città attraverso scelte strategiche di ampio respiro, non legate alla singola porzione del territorio cittadino, ma inserite nel contesto più complessivo.

Il PAT di Noale è nato per essere un piano urbanistico sostenibile, redatto con il desiderio di rispondere alle esigenze dei prossimi anni senza compromettere la possibilità di provvedere ai bisogni delle generazioni future. – continua il Sindaco –

Attraverso un articolato lavoro di analisi storica, paesaggistica, ambientale e urbanistica si è costruito un quadro conoscitivo e rigoroso del territorio, che ha permesso di individuare le caratteristiche salienti di ciascun punto e, al contempo, della città nel suo complesso: le aree da tutelare, le cosiddette “invarianti”, sono aree all’interno delle quali non saranno ammesse modifiche sostanziali e in contrasto con i valori tutelati, se non attraverso un nuovo PAT, seguono le aree da riqualificare e recuperare e infine le aree che potranno o dovranno essere trasformate. – conclude il Sindaco –

“Le aree da riqualificare e recuperare non sono più considerate come un problema da risolvere, ma una risorsa della città esistente; – commenta l’Assessore all’urbanistica  Alessandra Dini – aree dove collocare interventi alternativi alle espansioni che invece sottraggono suolo all’ambiente naturale, ed essenziali per la rivitalizzazione di parti importanti della città già costruita ed abitata.

Noale è tra tutti i comuni metropolitani quello che ha ridotto la quantità di consumo di suolo, sono ancora edificabili soltanto 7 ettari.

Sulla carta della città, infatti, sono stati disegnati 4 “ambiti” : Noale , Briana, Cappelletta e Moniego e definiti i seguenti contenuti strategici:

NOALE

– Tutela dell’Oasi delle Cave di Noale e del suo contesto figurativo, rinforzando la connessione con il corridoio ecologico del Fiume Draganziolo mediante un nuovo ambito di forestazione, che eviti la saldatura tra i centri di Noale e Moniego, riqualificando la viabilità adiacente come strada panoramica.

– Tutela e valorizzazione dei corridoi ecologici dei Fiumi Marzenego e Draganziolo, come cornice di rilievo paesaggistico.

–  Riqualificazione del Centro Storico di Noale, come luogo dell’identità collettiva e centro commerciale naturale, rigenerandone la viabilità di servizio come Galleria Urbana.

– Formazione di una polarità di servizi pubblici a nord della stazione SFMR.

– Rinnovamento delle Dorsali urbane per dare impulso alle attività commerciali e alla residenza in città.

–   Riqualificazione di Via U. Bregolini e A. Pacinotti come Strada Mercato.

–  Valorizzazione del sistema dei Viali Giardino, alberati, delimitati da isolati a bassa densità edilizia o spazi aperti, con ampi giardini privati.

–          Valorizzazione degli itinerari di visitazione turistica negli spazi aperti, degli edifici di valore storico, dei contesti figurativi; riqualificazione degli assi stradali come Boulevard e grandi viali alberati, idoneamente attrezzati con accessi e piste ciclopedonali.

– Completamento del Magnete del Turismo, tra la SR 515 e la Strada degli Ongari, potenziando le attività ricettive, commerciali, di servizi e del tempo libero.

–  Rigenerazione dei siti delle attività produttive dismesse, riconversione delle aree con opere e attività incongrue, impattanti ed elementi di degrado.

– Riqualificazione del sistema delle aree industriali come Poli Produttivi, dell’innovazione e della logistica, favorendo la realizzazione dei servizi alle imprese, la gestione coordinata delle strutture e degli impianti.

MONIEGO

– Tutela e valorizzazione del corridoio ecologico del Fiume Draganziolo, come cornice di rilievo paesaggistico.

–  Rafforzamento del nucleo centrale dell’abitato di Moniego, riqualificando la SR 515 come dorsale urbana, con prevalenza, al piano terra degli edifici prospicienti, di funzioni commerciali, direzionali e di servizio, completandone il tessuto edilizio.

– Valorizzazione degli itinerari di visitazione turistica, degli edifici di valore storico, dei contesti figurativi. Riqualificazione degli assi stradali come Boulevard e grandi viali alberati, idoneamente attrezzati con accessi e piste ciclopedonali.

– Valorizzazione del sistema dei Viali Giardino, alberati, delimitati da isolati a bassa densità edilizia o spazi aperti, con ampi giardini privati.

CAPPELLETTA

– Tutela e valorizzazione dei corridoi ecologici dei Fiumi Marzenego e Draganziolo, come cornici di rilievo paesaggistico

– Rafforzamento del nucleo centrale dell’abitato di Cappelletta, completandone il tessuto urbano.

–  Valorizzazione degli itinerari di visitazione turistica negli spazi aperti, degli edifici di valore storico, dei contesti figurativi. Riqualificazione degli assi stradali come Boulevard e Grandi Viali alberati, idoneamente attrezzati con accessi e piste ciclopedonali.

BRIANA

– Tutela e valorizzazione del corridoio ecologico del Fiume Muson, come cornice di rilievo paesaggistico.

– Rafforzamento del nucleo centrale dell’abitato di Briana, potenziando Via Santa Caterina come Dorsale urbana, completandone il tessuto edilizio.

– Valorizzazione del sistema dei Viali Giardino, alberati, delimitati da isolati a bassa densità edilizia o spazi aperti, con ampi giardini privati.

– Valorizzazione degli itinerari di visitazione turistica, degli edifici di valore storico, dei contesti figurativi. Riqualificazione degli assi stradali come Boulevard e Grandi Viali alberati, idoneamente attrezzati con accessi e piste.

Possiamo affermare di aver privilegiato l’urbanistica a misura d’uomo. Così l’individuazione delle aree che potranno essere trasformate dovrà essere guidata dalla stessa regola potendo conservare e rafforzare la propria identità. – conclude Alessandra Dini -”

Erano presenti, il Sindaco di Noale, Patrizia Andreotti, Il Sindaco Metropolitano Luigi Brugnaro, assistiti dai tecnici: Arch. Flavio Cariali, Dirigente dell’ufficio Tecnico di Noale, l’Arch. Francesco Finotto dello studio che ha redatto il PAT. Era presente anche l’Arch. Gianni Scantamburlo che ha seguito tutto il lungo percorso quale dirigente dell’Ufficio Tecnico di Noale e che da qualche mese è andato in pensione.

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