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Covid: Settimana di Pasqua, tutte le regole da rispettare

Pubblicato il 29 Marzo, 2021

Bar e ristoranti Tutto chiuso, ovunque, se non per asporto e domicilio ma anche qui con qualche limitazione. Dalle 18 alle 22, infatti, potranno rimanere aperti per asporto solo i locali con cucina e le enoteche mentre non potranno più vendere quelli con licenza solo per alcolici e bevande e molte città hanno vietato con ordinanze locali anche la semplice vendita ai supermercati di vino e alcolici. Spostamenti e seconde case Vietati, ormai da quattro mesi, i movimenti oltre i confini regionali se non per motivi di lavoro, salute o urgenza e per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Una formula questa che consentirà di raggiungere, anche in altra regione e anche se rossa, una seconda casa, a patto che ci vada un solo nucleo familiare e che se ne abbia la disponibilità (per proprietà o affitto a lungo termine) da prima del 14 gennaio. Dunque, chi deciderà di andare a trascorrere con la famiglia nella seconda casa le festività pasquali potrà farlo. Occhio però alle ordinanze regionali. Alcune, con provvedimenti locali che non sono stati alla fine impugnati dal governo anche se regolano una materia che la Costituzione attribuisce solo al governo, hanno vietato l’ingresso ai non residenti. Sono l’Alto Adige, la Val d’Aosta, la Toscana, la Sardegna mentre la Sicilia chiede di arrivare con un tampone molecolare negativo o dà la possibilità di effettuarlo in porti e aeroporti. La Campania poi proibisce le seconde case anche ai residenti. Per il resto, in zona arancione, ci si potrà spostare solo all’interno del proprio Comune senza autocertificazione mentre in zona rossa ogni tipo di movimento è vietato e si può uscire da casa con autocertificazione solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Vacanze in Italia e all’estero Confermata anche dal decreto vigente (come è sempre stato) la possibilità di superare i confini regionali se si deve raggiungere un porto, una stazione, un aeroporto per uno spostamento consentito. E tra questi i viaggi all’estero. Le restrizioni vigenti non possono che riguardare i movimenti e le libertà in Italia, quindi se un cittadino italiano vuole partire per un paese straniero potrà libera mente farlo e in tal caso dovrà sottoporsi alle misure previste dal Paese in cui è diretto. Naturalmente al rientro in Italia dovrà osservare le misure previste, e dunque avere un tampome molecolare o antigenico negativo fatto nelle 48 ore precedenti e sottoporsi alla quarantena se si torna dai Paesi che l’Italia giudica ad alto rischio. Per conoscere la lista esatta e le relative restrizioni previste consultare il sito del ministero degli Esteri. In teoria anche fare le vacanze in Italia è consentito ma naturalmente solo nel proprio Comune e in zona arancione. Gli alberghi non sono mai stati chiusi anche se la maggior parte hanno deciso autonomamente di farlo visto che il blocco della mobilità di fatto equivale allo stop della clientela. In quelli rimasti aperti i clienti potranno consumare i pasti, anche alla cena, nel ristorante della struttura. Visite a,familiari e amici In zona arancione resta consentito, una sola volta al giorno e diretti verso una sola abitazione, andare a trovare amici e parenti. Al massimo in due con minori di 14 anni o persone disabili e sempre nel rispetto dell’orario del coprifuoco, tra le 5 e le 22. In zona rossa invece le visite ad amici e familiari sono vietate. Riti della Settimana Santa La scorsa Pasqua l’Italia era in lockdown assoluto e dunque la partecipazione alle messe e ai riti della Settimana Santa era vietata. Quest’anno invece le chiese saranno aperte per le messe con le restrizioni già note e gli ingressi contingentati. Ma non si svolgeranno nè la lavanda dei piedi del giovedi santo nè sarà possibile partecipare alla via crucis del venerdì santo che i fedeli potranno seguire solo in tv o online Negozi, barbieri e parrucchieri In zona arancione esercizi e centri commerciali sono regolarmente aperti così come naturalmente tutti i negozi alimentari, i supermercati e gli esercizi di vicinato. Se nel Comune in cui si vive non c’è qualche negozio si potrà andare nel Comune più vicino per prendere quello che serve. Aperti regolarmente anche barbieri, parrucchieri e centri estetici. Non così in zona rossa dove restano chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici e tutti i negozi tranne gli alimentari e i negozi che vendono generi di prima necessità, dalle librerie ai prodotti per la cura della persona, da quelli di informatica alle lavanderie, da quelli di biancheria intima all’abbigliamento sportivo. Sport In zona arancione restano aperti i circoli sportivi per le attività consentite, sempre individuali e all’aperto. Quindi, ad esempio, sì al tennis e al windsurf ma no agli sport di squadra o di contatto, per i quali però si potranno effettuare gli allenamenti individuali. Semore consentito, all’interno del proprio comune, correre, passeggiare o andare in bicicletta mantenendo sempre la distanza di due metri da un’altra persona. Chiuse invece palestre e piscine. Forti limitazioni invece in zona rossa dove i circoli devono rimanere chiusi e l’attività motoria (la semplice passeggiata) può essere effettuata solo nei pressi della propria abitazione. Jogging, running e ciclismo invece, con le consuete regole, sono consentiti nell’ambito del proprio comune. Scuola Per i pochi giorni che restano da qui alle vacanze di Pasqua, in zona arancione, sono aperte tranne che nei singoli comuni dove, per la presenza di alcuni focolai i sindaci hanno preso provvedimenti restrittivi. In aula i più piccoli mentre per le superiori è prevista la didattica in presenza solo al 50 per cento. Tutto chiuso, invece, compresi nidi e materne, in zona rossa. Da sabato 3 a lunedì 5 aprile Tutta Italia, a prescindere dalla situazione epidemiologica, sarà in zona rossa e dunque le restrizioni maggiori saranno estese anche alle regioni che sono in arancione. Ma con alcune deroghe Spostamenti e visite a parenti e amici In questi tre giorni sono consentiti ovunque, anche in zona rossa gli spostamenti per andare a trovare (al massimo due persone con bambini sotto i 14 anni e persone disabili) familiari e amici. Ci si potrà muovere dovunque nell’ambito dei confini regionali, una sola volta al giorno nei limiti previsti dal coprifuoco. Una deroga prevista dal governo per consentire miniriunioni di famiglia per i pranzi di Pasqua e Pasquetta ferma restando la raccomandazione del governo a mantenere le distanze e la mascherina anche in casa in presenza di persone non conviventi. Viaggi all’estero Anche in questi tre giorni restano valide le regole per gli spostamenti fuori dai confini italiani con le limitazioni previste dai Paesi di destinazione, in uscita, e dall’Italia al rientro, diverse a seconda del Paese di provenienza. Riti della Settimana Santa Le Chiese sono aperte. La raccomandazione è quella di recarsi in quella più vicina a casa. La veglia del sabato, così come accaduto per Natale, verrà anticipata di qualche ora per rispettare il coprifuoco. Il giorno di Pasqua verranno celebrate molte più messe per consentire al maggior numero di fedeli di seguire dal vivo le celebrazioni che verranno comunque trasmesse in tv e in streaming. Resta vietato scambiarsi il segno della pace. 

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