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Anziani sedia a rotelle

Pandemia e crisi delle RSA in Piemonte: senza ristori si rischia la chiusura

Pubblicato il 10 Aprile, 2021

Da inizio pandemia, il sistema piemontese delle residenze per anziani vive fasi drammatiche. La crisi è strutturale e, in mancanza di interventi certi, si rischiano chiusure che metterebbero in grave difficoltà migliaia di famiglie e di lavoratori.

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Si tratta di una problematica nota da tempo, tant’è che già lo scorso anno era stato creato, per dare risposte alle segnalazioni in arrivo dai diversi tavoli provinciali, un Osservatorio regionale sulle RSA, composto da Regione Piemonte, Prefettura di Torino, Città metropolitana di Torino, Ordini dei medici, sindacati, ANCI Piemonte. E nella seduta di ieri di questo Osservatorio, è stata proprio l’assenza di una delle personalità di spicco ad infiammare i toni.

L’assenza della parte politica regionale a questi lavori di coordinamento non è più tollerabile” ha commentato il Vicesindaco di Città metropolitana di Torino Marco Marocco che nell’Osservatorio rappresenta anche tutte le Province piemontesi.

“La struttura tecnica della Regione Piemonte – ha proseguito Marocco – fin da subito ha fatto la sua parte, ma non possiamo più attendere. L’assessore alla sanità della Regione Piemonte Icardi si è presentato una sola volta alle riunioni dell’Osservatorio dimostrando scarsa considerazione per un’emergenza che si va trasformando in vera crisi di sistema. Da mesi abbiamo raccolto e segnalato il grido d’allarme delle RSA che, in assenza dei ristori finora solo annunciati, rischiano la chiusura. La politica regionale ha il dovere di intervenire prima che sia troppo tardi”.

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