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9 aprile 1921: per non dimenticare l’eccidio fascista di Ragusa

Pubblicato il 9 Aprile, 2021

Cento anni sono passati da quel 9 Aprile 1921, giorno in cui vennero uccisi i braccianti Rosario Occhipinti, Carmelo Vitale e Rosario Gurrieri, per mano dei fascisti.

Riuniti in Piazza San Giovanni, i tre uomini aspettavano il comizio del deputato socialista Vincenzo Vacirca, non sapendo che, invece, l’aria fredda di una primavera tardiva, avrebbe portato loro la morte. I fascisti, infatti, arrivarono improvvisamente in piazza come delle furie, sparando contro la folla, davanti a una polizia inerme.

In bilancio fu pesante, con oltre 50 feriti, tra cui donne e bambini e il sangue che si sparse sulla piazza. La gente scappò, ma i fascisti continuarono liberi a percorrere le vie di Ragusa. L’indomani attaccarono anche i luoghi simbolo delle sinistre e dei socialisti, bruciando la sede della Camera del lavoro. Anche il municipio venne assaltato e l’amministrazione comunale fu costretta a rassegnare le dimissioni. Altre amministrazioni della provincia furono obbligate a dimettersi perché costrette dalla violenza squadrista dei fascisti.

Dal 2002 la ricorrenza viene onorata con la deposizione di una corona di fiori sotto la lapide posta nella stessa piazza del vile eccidio.

Anche quest’anno, il sindaco Peppe Cassì ed il Presidente del Consiglio comunale Fabrizio Ilardo hanno voluto rendere omaggio ai caduti del 9 aprile  ‘21, alla cui memoria è posta una lapide sul prospetto dell’ex Palazzo INA.
“Cento anni – ha dichiara il sindaco Peppe Cassì – da quando qui, in Piazza San Giovanni, Rosario Occhipinti, Carmelo Vitale e Rosario Gurrieri, tre braccianti, vennero uccisi dalla violenza fascista. I primi due rimasero a terra senza più rialzarsi, il terzo morì qualche giorno dopo a causa delle ferite riportate. Tanti vennero colpiti in quella triste giornata, tra cui anche donne e bambini, che si erano ritrovati in piazza per esprimere le proprie idee. Le violenze continuarono anche nei giorni seguenti.  Una pagina buia della nostra storia, che proprio per questo deve essere ricordata.”

“A nome del Consiglio Comunale di Ragusa – aggiunge il presidente del massimo consesso Fabrizio Ilardo –  voglio esprimere l’impegno affinché la commemorazione di questa Giornata assuma sempre più il risalto che merita“.

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