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Virologi da banco: il desiderio di normalità. Il casertano medio ne parla anche al supermercato

Pubblicato il 9 Aprile, 2021

Un banco frutta e verdura, diventa l’occasione per parlare del “più e del meno”. E oggi il “più e il meno” sono rappresentati da covid, dai vaccini, dal lavoro ma anche da tutte le supposizioni che ci sentiamo in grado di fare

Cominciano a calare i contagi anche in Campania, anche se la riduzione dei numeri ancora non è sufficiente per far rientrare la regione in zona arancione, tanto da dare un pò di respiro all’economia ma anche all’anima delle persone.

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Purtroppo, però, anche per quanto riguarda i vaccini si fanno sempre più sentire le polemiche e le preoccupazioni.

Basta infatti attraversare la città di Caserta o semplicemente entrare in un supermercato e avvicinarsi al banco di frutta e verdura per ascoltare, distrattamente, le preoccupazioni.

I vaccini. “Hai sentito quante persone si stanno sentendo male con Astrazeneca? A no, io non me lo faccio”.

Ma prima del vaccino a terrorizzare sono i rischi legati al virus che determinano un cambio di vedute e soprattutto la necessità di trovare o un’alternativa o comunque una via d’uscita da queste limitazioni e paure che ormai da oltre un anno ci “alitano sul collo”.

Ed ecco che la signora al banco frutta riflette e commenta “eh ma qualcosa bisogna fare”.

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Ovviamente si riferisce al vaccino e sicuramente, rischi permettendo, qualsiasi vaccino, oggi, diventa l’opportunità per ritornare alla vita. A quella vita che un tempo chiamavamo “normale” e che ci faceva “quasi un pò ribrezzo”.

Oggi invece, per tanti, è il desiderio più grande.

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