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Quinta settimana di presidio: il punto

Quinta settimana di presidio: il punto

Pubblicato il 10 Aprile, 2021

Termina anche la quinta settimana di presidio alla portineria JSW con un confronto nelle Assemblee di Istituto dei Coordinatori Rsu con le nuove generazioni. Semplicemente lodevole l’impegno e la volontà della Rsu e dei lavoratori. Dobbiamo continuare così, anche perché senza Lavoro non si produce ricchezza e Piombino non può fare a meno oggi più che mai dell’industria.

Ad oggi non è stata creata nessuna alternativa!! Il porto è considerato il volano del futuro, forse sarà anche vero, ma a quel futuro dobbiamo arrivarci vivi ed a oggi sono state spese molte risorse pubbliche ma ha prodotto zero posti di lavoro. Assenza di Formazione per preparare i lavoratori ad eventuali nuovi attività. Anche sulle tre aree assegnate, ad oggi permangono dubbi e preoccupazioni. Intanto aumentano le persone che hanno bisogno di aiuti ma le risorse scarseggiano. Pensate se dovesse mancare all’economia del Comprensorio anche i 25 milioni di euro della cassa integrazione senza aver creato valide alternative e nuovi reali posti di lavoro cosa potrebbe accadere e quale dramma sociale ed economico potrebbe avvenire.

Ma alla politica locale, regionale e nazionale non sembra ancora chiaro e non si percepisce la giusta attenzione e preoccupazione. Il Presidio ha avuto la capacità ed il merito di risvegliare molti dal torpore, ma occorre un cambio di passo da parte di tutti….ricordiamoci che attualmente il governo è composto da quasi tutti i partiti politici…mentre a volte sembra che siano tutti all’opposizione. Un anno fa si parlava per il rilancio delle risorse del Recovery Found….oggi si continua a parlare delle risorse del Recovery Found….intanto mancano non solo le risorse ma addirittura i progetti, le aziende chiudono, le persone perdono i posti di lavoro e le famiglie sono sempre più disperate.

Il problema del futuro dello stabilimento non è il problema solo dei lavoratori Jsw ma della collettività. Questo non sembra ancora a tutti chiaro. Nel silenzio generale, esclusi gli allarmi lanciati dal sindacato, si sente parlare di piani alternativi non ben precisati per Piombino su cui il Governo sembra stia lavorando.

Abbiamo chiesto all’amministrazione comunale e alla regione di fare fronte comune, vediamo se condivideranno e se sarà possibile presentare insieme, la prossima settimana, al Ministro dello Sviluppo Economico e al Presidente del Consiglio le richieste e le proposte non solo del Sindacato ma di tutta una Comunità.

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