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Daniele Passanisi

Ragusa, la Cisl Fp interviene su stabilizzazione lavoratori ASU

Pubblicato il 12 Aprile, 2021

“La stabilizzazione dei precari storici della Pubblica amministrazione in Sicilia è un’annosa problematica di grande rilievo e va affrontata con serietà e concretezza in considerazione delle aspettative di una platea di lavoratori, come quella degli Asu, che rappresenta la Cenerentola dello stesso precariato poiché appartenenti a quei lavoratori atipici mortificati riguardo alla garanzia dei diritti e del trattamento economico”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cisl Fp Ragusa Siracusa, Daniele Passanisi, evidenziando come nella provincia iblea “la situazione sia di forte impatto sociale considerato l’alto numero di appartenenti alla platea dei lavoratori Asu che evidenzia picchi di rilievo all’Asp di Ragusa e al Comune di Modica. Ecco perché, nonostante le misure previste nella manovra finanziaria della Regione, siamo convinti che la questione vada trattata con estrema cautela e con la giusta attenzione sia a livello regionale, nazionale, che nei singoli enti di riferimento. Ci asteniamo dal fare proclami perché riteniamo prioritaria l’analisi approfondita degli effetti dell’attuazione di un percorso di stabilizzazione in base a quanto è stato normato all’art.46 della Legge di stabilità siciliana. Con lo sguardo rivolto al futuro ci accorgiamo infatti di una copertura finanziaria degli stipendi, compresi gli oneri riflessi, limitata al solo triennio attuale, quindi senza storicizzazione della spesa, a fronte della previsione di stipendi di uguale importo all’attuale sussidio di disoccupazione”. “Il timore, insomma – aggiunge Passanisi – è che la questione torni a riproporre incertezze, forse peggiori delle attuali, nel 2023 spostando solamente le lancette dell’orologio. Queste ed altre perplessità esporremo al “tavolo permanente” Regione-sindacati affinché venga delineato un percorso di maggiore chiarezza. Intendiamo sottolineare che le misure contenute nella legge Finanziaria regionale devono rappresentare un punto di partenza su cui costruire in modo serio il futuro del Pubblico impiego, ma i percorsi di stabilizzazione vanno meglio chiariti perché devono essere finalizzati a dare, finalmente, dignità alle persone attraverso la valorizzazione delle competenze acquisite, nella generale consapevolezza che non si può continuare ad alimentare false speranze nei confronti di chi è, fino ad oggi, relegato in un limbo”. Il segretario Passanisi conclude spiegando che “la Cisl Fp sarà presente e vigile a livello territoriale con la segreteria provinciale al completo che, in considerazione della delicatezza della questione, ha attivato un confronto permanente interno fra tutti i dirigenti sindacali, con ampia competenza in materia di stabilizzazioni, che stanno coinvolgendo alla partecipazione attiva i lavoratori Asu di tutti gli enti interessati e facendo registrare, già nel breve periodo, una forte ed interessata adesione”.

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