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Sinistra italiana: “Gestione opaca delle vaccinazioni in Abruzzo”

Pubblicato il 12 Aprile, 2021

Vaccinazioni in Abruzzo. Pierluigi Iannarelli, segretario del circolo di Sinistra italiana di L’Aquila ed Enrico Perilli, della segreteria regionale di Sinistra italiana scrivono in una nota: “La campagna vaccinale in Abruzzo fa registrare l’ennesima probabile opacità. Un’amministrazione regionale dall’imbarazzante gestione della pandemia sembrerebbe determinare trattamenti diversi ad uguali fasce di popolazione, in base alle Asl di competenza. Premesso che non stiamo qui a sindacare sulla sicurezza, validità o efficacia dei diversi vaccini, non avendone assolutamente le competenze, registriamo diverse indicazioni sulle differenti modalità di somministrazione degli stessi, a seconda della Asl di appartenenza. In particolare, sembrerebbe che mentre a L’Aquila per gli under 60 stiano somministrando AstraZeneca, non rispettando le raccomandazioni dell’Ema, a Pescara somministrano Pfizer o Moderna. Fatta la doverosa premessa, in un momento così delicato oltre che essere una questione di coerenza, andrebbe certamente garantita parità di trattamento in tutto il territorio regionale, anche perché a quanto pare molte persone si stanno rifiutando di vaccinarsi, circostanza che determina un pericoloso precedente per il nostro territorio, in termini di riduzione del rischio. Chiediamo pertanto maggiore chiarezza al presidente Marco Marsilio, all’assessore Verì e ai dirigenti delle Asl, affinché le modalità di somministrazione tengano conto dei medesimi criteri per tutte e tutti i cittadini, senza distinzioni territoriali”.

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