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“Io Apro” anche a Lecce. Protesta di commercianti e ristoratori in Piazza Sant’Oronzo

Pubblicato il 13 Aprile, 2021

Continua in tutta Italia la protesta di commercianti e ristoratori unita sotto lo slogan “Io Apro”. Dopo quella degli ambulanti avvenuta un paio di settimane fa, è arrivato un altro sit in in Piazza Sant’Oronzo a Lecce che va nella direzione di una rivendicazione del diritto a lavorare di migliaia di cittadini salentini, pugliesi ed italiani. La situazione economica ormai è diventata insostenibile e molti commercianti e ristoratori continuano a tenere chiuse le serrande, chi da 14 mesi, cioè dall’inizio della pandemia, chi a singhiozzo con aperture risalenti solo all’estate scorsa o soltanto parziali a seconda della colorazione della propria Regione. Un’emergenza vera e propria ormai che si incrocia con quella sanitaria, ma che soprattutto vede molti commercianti e ristoratori con l’acqua alla gola.

“Io Apro” a Lecce, le richieste di commercianti e ristoratori

La protesta “Io Apro” che si è tenuta questa mattina in Piazza Sant’Oronzo segue di pari passo quelle che stanno impazzando in molte piazze italiane, creando spesso anche disagi e disordini. Titolari di bar, locali serali, ristoranti, pizzerie, sale da ballo e altre attività, disperati e uniti sotto lo slogan “Io Apro”, questa mattina, nella piazza più importante del capoluogo salentino e chiamati a raccolta da ConfCommercio, hanno chiesto una data certa per poter tornare a lavorare. Con un flashmob statico, nel rispetto delle norme anticontagio, al Governo chiedono chiarezza e programmazione, stanchi di quello che definiscono il balletto delle chiusure che periodicamente li costringe a chiudere i battenti. Al margine della protesta, una delegazione dei manifestanti di “Io Apro” è stata ricevuta dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini che ha attestato loro solidarietà condividendo le esigenze del settore, del quale si farà portavoce nelle sedi opportune.

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