« Torna indietro

Jindal: “sono passati ormai tre anni…”

Jindal “ sono passati ormai tre anni..”

Pubblicato il 13 Aprile, 2021

Dall’insediamento a Piombino di Jindal nel Luglio 2018, sono passati ormai quasi 3 anni e poco o nulla è stato fatto, in termini di investimenti,  dalla multinazionale dell’acciaio indiana. Moltissimi lavoratori sono ormai in cassa integrazione da più di 6 anni e mai rientrati a lavoro, nemmeno per un giorno. Quelli che lavorano sono poche centinaia, su quasi 2.000 addetti. Le varie aziende dell’indotto  hanno visto la perdita di più di 1.000 posti di lavoro e quelle poche che ancora operano all’interno dello stabilimento subiscono ritardi nei pagamenti  lavorando in condizioni difficilissime.  Gli impianti sono obsoleti, pericolosi, manca la manutenzione ed è a rischio la sicurezza. Dalle ultime indagini di Arpat e Legambiente si riaccende l’attenzione sulla massiccia presenza di amianto dentro il perimetro delle Acciaierie, con tutti i rischi annessi e connessi, sia per i lavoratori che per i cittadini di Piombino. I sindacati sono in Presidio permanente davanti alla Portineria da 6 settimane, in attesa di una convocazione al Governo. C’è bisogno che lo stato spinga l’imprenditore a uscire allo scoperto con un piano industriale   che preveda un progetto di riconversione industriale economica ed ambientale.Il Governo deve anche chiarire quale sarà il futuro del comparto siderurgico italiano.Da risocrdare che nel nostro territorio ci sono circa  900 ettari di SIN da bonificare, impianti da smantellare, terreni che devono tornare nella disponibilità della città, per avviare una seria diversificazione economica.C’è bisogno di dare un futuro e se ancora il settore siderurgico è importante allora occorrono  impianti nuovi, tecnologicamente avanzati e lontani dal centro cittadino. 
Tutto questo non può verificarsi se la multinazionale non presenta un Piano industriale credibile.  Il Governo dal canto suo potrà intervenire tramite strumenti quali il  Recovery Fund, ma non dovrà fare da bancomat all’ imprenditore di turno.L’auspicio è che il Ministro Giorgetti convochi al più presto le Istituzioni, l’Azienda e i Sindacati per dare finalmente una svolta a questa vertenza che si trascina ormai da troppo anni.  Non possiamo più aspettare i comodi di in Imprenditore che sta tenendo in ostaggio un intero territorio.

About Post Author