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Montebelluna, Parco Bertolini: l’ok della giunta per la riqualificazione

Pubblicato il 14 Aprile, 2021

Diventerà un’oasi di pace per i montebellunesi

14.4.2021 – Parola d’ordine: accessibilità. E’ quella che farà da filo conduttore alla riqualificazione all’area del Parco Bertolini – già di proprietà privata – acquisita nel settembre 2020 dal Comune di Montebelluna che ha esercitato il diritto di prelazione, riconosciuto agli enti locali in caso di compravendita di beni immobiliari vincolati.

La giunta comunale ha approvato in questi giorni lo studio di fattibilità redatto dall’architetto Francesca Furlanetto di San Biagio di Callalta con lo scopo di rendere fruibile l’area di 11mila metri quadrati circa ora di proprietà comunale. Si tratta di un progetto che prevede una spesa di 170mila euro che già ha ottenuto il parere della Commissione del paesaggio e l’autorizzazione ed i permessi da parte della Soprintendenza.

Il prossimo passo sarà quello di proporre al Consiglio comunale di inserire il progetto tra le opere pubbliche da realizzare nel triennio 2021-2023 procedendo al finanziamento per accedere all’erogazione dei contributi disponibili per interventi sulle Ville Venete.

Commenta il promo cittadino, Elzo Severin“Il progetto è molto esteso ed elaborato e – una volta messo a punto – permetterà ai montebellunesi di usufruire di un’oasi di pace e tranquillità a pochi passi dal centro.

Gli interventi più significativi riguarderanno la canalizzazione per irrigazione, la sistemazione delle recinzioni e l’aggiunta in qualche tratto in modo da separare l’area pubblica da quella privata a cui i cittadini non potranno accedere. Sarà introdotto un nuovo accesso a nord e realizzati tutti i percorsi pedonali per poter usufruire del parco mentre sarà conservata e valorizzata la grande grande area centrale dove trova posto il cedro monumentale. Sarà realizzato un pergolato di vite di uva fragola o di rose lungo il confine sud, a memoria della storica dimora e ripristinati molti alberi abbattuti dal fortunale 2006”.

Il progetto

Recinzioni e accessi

Per garantire la pubblica fruibilità sarà posata lungo i nuovi confini una recinzione in rete metallica su paletti di acciaio infissi a terra; la stessa sarà quanto più inserita nel verde, poco visibile dietro le nuove alberature perimetrali.

L’accesso pubblico avverrà dal marciapiede di viale Bertolini, con la creazione di una nuova cancellata metallica tra pilastrature, mentre un accesso pedonale secondario sarà creato a nord, attraverso l’interruzione dell’esistente muro in posizione nord-ovest, ove il marciapiede è presente sull’altro lato stradale di via De Gasperi, regolato con una nuova cancellata metallica.

Verde

L’intervento sul verde avverrà con opere straordinarie di restauro ed interventi ordinari di manutenzione che dovranno rispettare scrupolosamente l’assetto originario, per il ripristino e l’eventuale ricostruzione del parco e del patrimonio arboreo caratterizzato da un inestimabile valore dal punto di vista storico ed ambientale.

I filari del confine nord saranno quindi integrati dalle lacune, con qualche sostituzione (Carpinus Betulus e Celtis Australis); il breve filare di Populus Nigra, di impianto più recente, verrà comunque conservato

Lungo il confine ovest, dove rimangono gli antichi Bagolari in quella che oggi è proprietà privata, saranno piantumati frutti d’alto fusto, quali Ciliegi (Prunus Avium), e Magnolie (Magnolia grandiflora).

La macchia fitta lungo il confine est sarà ulteriormente ripulita – dopo il primo intervento eseguito a cura del Comune lo scorso ottobre-, intervenendo sulle alberature con una potatura di risanamento e di riordino-ricomposizione delle chiome.

Fondale del parco è costituito dalla recinzione sud, elemento separatore e di filtro visivo verso il giardino, in corrispondenza dell’asse centrale: qui vengono riproposti due possenti pilastri ed un basso muro ad inquadrare la villa ed il giardino, ed un pergolato che, ornato da vite o rose, assicurerà la complementarietà dei due giardini poiché visivamente permeabili.

Parterre di prato non calpestabile sottolineeranno la centralità del luogo, il cui alto valore culturale è sottolineato dalle siepi di alloro che rimandano a quelle presenti nel giardino. Una siepe alta e fitta di laurus nobilis sarà posta tra le pilastrature, a sottolineare la presenza (inaccessibile) dello storico giardino.

Con questa operazione verranno puntualmente valutate le condizioni fitosanitarie delle piante, per decidere quali mantenere e quali sostituire: numerosi sono gli innesti spontanei presenti, soprattutto robinie, olmi, ailanthus, Ligustri e ciliegi selvatici, a scapito di tassi, tigli, carpini e lecci dell’originario impianto.

Il proliferare del Bambù sarà debellato con l’asportazione di uno strato di terreno di almeno 40/50 cm, mentre si è scelto di lasciare parte della vegetazione nata spontaneamente per preservare l’assetto del sottobosco originario a copertura: solo in piccola parte sarà piantato ad arte, con una diffusione di hedera helis, Iris da ombra, felci, vinche e grandi masse di arum italicum.

Doppio viale dei tigli

Si è scelto di ricostruire il doppio viale di tigli che si trovava a nord-est, in prosecuzione dell’esistente conservato a sud del parco: esso avrà le stesse caratteristiche dell’originario, quindi orientamento nord-sud e conformazione sinuosa. Per la ricostruzione saranno usate varietà adulte di tiglio intermedio, una specie autoctona della pianura padana resistente all’inquinamento ed alle malattie, adatta ai terreni alluvionali e dotata di buon apparato radicale e per tali caratteristiche non richiede cure particolari.

Frutteti

Negli spazi verdi ai lati dello spazio geometrico centrale saranno piantumati i frutteti, con varietà di nocciolo cachi e melograno; un piccolo integrale giardino dei frutti è proposto nel settore sud-ovest del parco mentre una selezione di varietà antiche troveranno spazio nel settore est del prato.

Area degli orti

A lato della passeggiata di accesso al giardino, segnata da parterre di prato oppure di fiori, dal disegno semplice ma regolare, sarà ricavata l’area degli orti con coltivazione di antiche varietà aromatiche quali Mirto, aronia nera, equiseto dei campi, lavanda bianca aba, salvia ananas, in posizione comoda e facilmente accessibile dalla pubblica via.

Cronoprogramma

  • potatura di risanamento e rimonda del secco degli alberi secolari; abbassamenti per formazione di ricacci, a formare chiome più bilanciate;
  • eliminazione di infestanti indesiderate, quali bambù e ligustro giapponese, per rendere fruibili ulteriori porzioni di parco;
  • abbattimento soggetti non recuperabili;
  • escavazione di canaletti irrigui;
  • creazione di impianto di irrigazione delle aiuole fiorite e dei frutteti;
  • realizzazione di passeggiate in ghiaino, aiuole e parterre di prato, di fiori e di frutti;
  • creazione di pergolato di Vite di uva fragola o di Rose lungo il confine sud, a memoria della storica dimora;
  • realizzazione di recinzioni perimetrali e creazione di ingressi, con arrivo dei sottoservizi;
  • predisposizione di picchettatura delle aree di impianto, segnando la posizione nella quale dovranno essere eseguite le piantagioni singole e messa a dimora di nuove piante;
  • mantenimento delle superfici a prato, con sfalcio completo/rasatura e sgombero, concimazione, scarificatura, aerazione e rigenerazione;
  • rinnovazione di superfici a prato, con spianamenti e stesa, con riporto di terreno, per livellamenti nel prato, con porzioni di estirpatura, fresatura e semina di giardino.

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