Pubblicato il 17 Aprile, 2021
Sono stati arrestati per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale dopo un breve inseguimento nel centro cittadino. Nella serata di ieri, la pattuglia del Commissariato di Polizia di Taurisano, ha proceduto alla cattura di due uomini del luogo, M.G., 53enne e R.S.A. 52enne, che sono stati arrestati per oltraggio e resistenza a Pubblico Ufficiale, minacce aggravate, lesioni e danneggiamento. I due uomini erano stati individuati dalla pattuglia della Polizia a bordo di una “Fiat Grande Punto” mentre zigzagavano pericolosamente nel centro cittadino. Davanti all’Alt della Polizia impartito dalla pattuglia, i due hanno proseguito la marcia nonostante i tentativi dei poliziotti di fermarli, anche con i sistemi di allarme in funzione. Nell’inseguimento, pertanto, la volante ha affiancato l’auto ed il conducente, con fare spocchioso, dopo aver abbassato il finestrino, ha offeso e minacciato gli agenti, facendo capire che non si sarebbe fermato. Poche centinaia di metri dopo, sulla strada per Miggiano, prima di lasciare Taurisano, la pattuglia è riuscita a bloccarli.
Arrestati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, i fatti
Il passeggero, M.G., già noto per i suoi precedenti, ancora con aria intimidatoria, ha continuato a minacciare, anche di morte, i poliziotti. Entrambi hanno risposto con violenza e hanno cercato di colpire gli agenti con calci e pugni, senza però riuscirvi grazie alla prontezza dei due poliziotti di schivare i colpi. Sono così intervenuti in ausilio altri poliziotti, allertati in precedenza, con i quali i due scalmanati sono stati accompagnati presso il Commissariato di Polizia di Taurisano. Qui, M.G. ha cominciato a dare in escandescenza e ha colpito con un pugno una porta, cominciando ad urlare ed inveendo contro i Poliziotti fino a auto lesionarsi con pugni in viso. All’esito di tutti gli accertamenti e le verifiche i due sono stati arrestati per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e, come disposto dal P.M. di turno, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con rito per direttissima.
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