Pubblicato il 22 Aprile, 2021
Piero Gurrieri, candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle di Vittoria, affronta a muso duro il Governo Musumeci e i suoi errori che, a detta sua, hanno portato la Sicilia alla deriva.
Il suo pensiero va immediatamente a tutti quegli esercizi, come ristoranti, negozi, centri commerciali, cinema, teatri che, in quasi tutta Italia, da lunedì torneranno a vivere o, almeno, ad una semi normalità. Condizione che alla nostra regione sarà negata, perchè ancora relegata in zona arancione e con casi di Covid sempre in aumento.
“I Siciliani, vittoriesi compresi, pagheranno gli errori del Governo Musumeci, la falsificazione dei dati che ha portato alle dimissioni dell’assessore alla Salute, gli incredibili ritardi nella campagna vaccinale, con la Sicilia ultima regione in Italia in rapporto agli abitanti – dichiara un focoso Piero Gurrieri – In un paese normale, il Presidente della Regione si sarebbe dimesso a fronte di questo disastro, che rischia di mandare al collasso o di costringere alla chiusura decine di migliaia di piccole e medie imprese. Invece, non solo il Presidente e i suoi sono rimasti al loro posto, ma se la prendono con il Governo e con gli scienziati perché non hanno spostato il coprifuoco di un’ora, fino alle 23. Dimostrando non solo tutta la propria irresponsabilità, ma trascurando che la Sicilia non avrebbe potuto riaprire comunque, a causa degli errori catastrofici commessi dal Governo Musumeci.”
Gurrieri, con i suoi soliti modi diretti e coinvolgenti che abbiamo imparato a conoscere, non le manda a dire ed esprime il suo massimo dissenso su quanto sta succedendo, sottolineando quanto a lui stia a cuore la ripresa e la rinascita della propria città, ma anche la salute dei suoi concittadini. E lo fa a ragion veduta, visto che lui, in prima persona, ha purtroppo toccato con mano la furia del Covid19.
“Musumeci, Salvini e la Meloni – conclude il candidato sindaco M5S – che hanno fatto il diavolo a quattro in piena pandemia per riaprire, e poi per richiudere, e poi ancora riaprire, se fossero persone serie dovrebbero recitare il mea culpa. Ma inseguono il consenso a buon mercato, trascurando il fatto che la stragrande maggioranza degli italiani ha capito tutto. Per questo, non sono mai stati nè sono in grado di governare un grande paese come l’Italia.”
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