« Torna indietro

Sfratti e procedure esecutive prima casa. Di Falco e Magno: “Il 30 giugno scade il blocco degli sfratti 2021. Chiediamo l’intervento della deputazione regionale”

Pubblicato il 23 Aprile, 2021

Il prossimo 30 giugno scade il blocco degli sfratti 2021, stabilito dal decreto Milleproroghe in conseguenza della crisi economica causata dalla pandemia da Covid- 19. Il decreto aveva esteso il blocco per altri sei mesi rispetto alla scadenza precedente del 31 dicembre 2020. 

“Dal 30 giugno in poi tante famiglie rischiano di restare senza casa, – dice Salvatore Di Falco, candidato sindaco di Vittoria, sostenuto dalle liste civiche ‘Vittoria Unita’, ‘Di Falco Sindaco’ e ‘In Movimento per Vittoria e Scoglitti’ – questo è un tema è molto delicato, a breve si metterà in moto la macchina degli sfratti e molte famiglie si troveranno in grosse difficoltà perché costretti a lasciare le proprie abitazioni. Questo è un tema parecchio dibattuto, già prima del Covid, perché vede da un lato i debitori che stanno vivendo un periodo economicamente difficile e dall’altro i creditori che ragionevolmente pretendono che vengano soddisfatti i loro crediti. Questo problema emergenziale sarà caricato sui sindaci, le amministrazioni comunali si troveranno dinnanzi ad una vera e propria ‘bomba sociale’ perché in una fase di emergenza dovranno dare un tetto a queste persone che un tetto non ce l’avranno più.  Insieme ad Emanuele Magno, assessore designato con delega ai Servizi Sociali e valorizzazione del territorio – conclude Di Falco- vogliamo lanciare un appello alla politica regionale e nazionale. Attualmente nella normativa regionale e nazionale manca un capitolo di spesa che aiuti i sindaci a fronteggiare questa emergenza.  Su questo bisogna lavorare, dobbiamo arrivare preparati ad affrontare questa problematica”.

“I sindaci e le comunità hanno bisogno di strumenti per affrontare questa emergenza e supportare le famiglie almeno nella fase emergenziale, pertanto, – dice Emanuele Magno – è necessario che l’assessorato regionale della Famiglia riconosca questi soggetti come ‘categoria fragile’ che soffrono per il sovraindebitamento, per la procedura fallimentare, e, ovviamente, a causa dello sfratto. I Servizi Sociali dei comuni dovrebbero fare emergere queste fragilità prima ancora dello sfratto, istituendo dei fondi da inserire nelle misure esistenti di contrasto alla povertà. Si potrebbe anche creare un capitolo a parte che parli di emergenza abitativa ma anche di inserimento lavorativo. Queste famiglie, infatti, hanno bisogno sia di inserimento lavorativo che di reinserimento sociale. L’appello – conclude Magno- ai deputati regionali ma anche alle associazioni che si occupano di beni all’asta è quello di creare un modello di intervento, un progetto concreto, noi siamo disponibili a collaborare. L’obiettivo è quello che la Regione possa recepire questa nuova categoria di fragilità”.

About Post Author