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ULSS 4, DA 2 DONATORI CUORE, FEGATO E POLMONI. SALVATA LA VITA AD UN GIOVANE PIEMONTESE

Pubblicato il 26 Aprile, 2021

UNA STAFFETTA DI OLTRE 100 PERSONE, LA CORSA CONTRO IL TEMPO, IL RINGRAZIAMENTO DELLA REGIONE PIEMONTE. A MARZO LE DONAZIONI DI ORGANI NEL VENETO ORIENTALE HANNO PERMESSO DI AIUTARE UNA DECINA DI PERSONE

Nella foto il presidente Zaia con la cornice della iniziativa #IOMIDONO, foto scattata in occasione della Fiera del Rosario a San Donà di Piave.

24 APRILE 2021. Le staffette con medici, forze dell’ordine, ambulanze, voli aerei. Un centinaio di persone coinvolte in una corsa contro il tempo perché ogni minuto trascorso poteva compromettere l’integrità degli organi e la vita di chi li aspettava. Nell’ultimo mese l’Ulss 4 è stata protagonista di una serie di straordinarie donazioni che hanno permesso ad una decina di persone di continuare a vivere e di migliorare la propria condizione di vita.

Le più impegnative sono arrivate da due persone. All’ospedale di San Donà di Piave il personale del centro locale trapianti con il coinvolgimento di varie unità operative ospedaliere, ha prelevato cuore, polmoni, fegato e reni.  

Il cuore, in particolare, è stato prelevato di notte, scortato all’aeroporto di Venezia e trasferito in Piemonte dov’è stata salvata la vita ad un ragazzo. Questa donazione ha coinvolto oltre 100 persone in una staffetta contro il tempo per poter svolgere il trapianto nel giro di poche ore. Il tutto si è concluso con successo, tanto che la Regione Piemonte in questi giorni ha formalmente ringraziato il centro locale trapianti dell’Ulss 4 coordinato dalla dottoressa Elena Momesso.  

Più impegnativa è stata la donazione dei polmoni. L’equipe medica arrivata in aereo per prelevare gli organi è dovuta atterrare a Bologna a causa della fitta nebbia presente all’aeroporto di Venezia. L’Ulss 4 ha quindi inviato un’ambulanza in Emilia Romagna per recuperare il personale medico e trasferirlo all’ospedale di San Donà ed infine questo è potuto rientrare con un volo da Venezia perché nel frattempo la nebbia si era diradata.

<<Nell’ultimo mese sono state effettuate due donazioni di organi e 3 di multi tessuto che ci hanno permesso di aiutare una decina di persone, in Veneto, Piemonte e Lombardia – spiega la dottoressa Momesso – . Si tratta di esempio concreto di grande sensibilità e di generosità della popolazione del Veneto orientale,  la maggior parte di questi donatori aveva già espresso la volontà di donare gli organi all’anagrafe del proprio comune di residenza>>. <<Un ringraziamento sincero alle famiglie dei donatori e auspico che sempre più persone abbiano questa sensibilità nei confronti del prossimo perché la richiesta di organi purtroppo è sempre maggiore alla disponibilità ed è costante  – aggiunge il direttore generale Mauro Filippi – Ma un grazie doveroso anche al grande lavoro svolto dal personale coinvolto nelle donazioni: medici, sanitari, forze dell’ordine, corrieri, autisti di ambulanza, i piloti di aereo ed altri ancora, perché la buona riuscita di ogni trapianto è possibile solo in presenza di un lavoro di squadra com’è stato fatto”.

Il centro locale trapianti dell’Ulss 4 opera nei 3 ospedali aziendali, è costituito da un gruppo di una ventina di persone e ad ogni evento coinvolge l’intera struttura: dalla direzione sanitaria al laboratorio, ma anche chirurghi, neurologi, cardiologi, infermieri e altre professionalità, allo scopo di compiere il trapianto in tempi rapidi e senza errori che possano compromettere l’evento.  

Da qualche anno l’Ulss4 è inoltre impegnata a diffondere sul territorio la “cultura del dono” con #IOMIDONO, unacampagna di sensibilizzazionerealizzata in collaborazione con il Centro Regionale Trapianti,Fondazione Banca degli Occhi e Fondazione Banca dei Tessuti, la quale ha già ottenuto piena adesione da parte di sindaci, commercianti, tanti cittadini del Veneto orientale.

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