Pubblicato il 3 Maggio, 2021
Iniziano ad essere recapitate oggi le lettere di licenziamento ai 400 lavoratori della ex Embraco di Riva presso Chieri. A firma del curatore fallimentare Maurizio Gili, si legge: “visto l’approssimarsi del termine della cassa integrazioni guadagni straordinaria per crisi per cessazione dell’attività, autorizzata fino al 22 luglio 2021″ e vista “l’impossibilità di ricorrere a misure alternative” viene comunicato il “recesso del rapporto di lavoro” a partire dal 22 luglio 2021.
Una comunicazione che arriva come una doccia fredda, ma purtroppo attesa. La situazione era tristemente nota ai lavoratori e alle loro famiglie che, anche il 1° maggio, erano scesi in piazza per chiedere l’intervento del Governo.
A salvare la situazione potrebbe essere la costituzione della newco Italcomp, un progetto che dovrebbe consentire il rilancio non solo dello stabilimento del Torinese, ma anche di un altro nel Bellunese. Purtroppo la trattativa pare ancora ferma al palo per mancanza di fondi e finanziamenti da parte delle banche.
Sindacati e Regione Piemonte intanto continuano a chiedere al Governo risposte, sollecitando un sostegno concreto per i lavoratori della ex Embraco, come ad esempio ulteriori ammortizzatori sociali o la possibilità di fruire della Cassa Covid. Ma per ora nulla si è mosso. Certo è oggi ai lavoratori e alle loro famiglie è stata recapita una busta piena di sconforto.
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