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Omicidio di Copertino, le indagini sull’ex carabiniere ucciso. Ascoltate quattro persone

Pubblicato il 4 Maggio, 2021

Una vicenda inquietante, una vicenda drammatica, una vicenda avvolta ancora nel mistero più totale. L’omicidio di Copertino, come purtroppo verrà ricordato da oggi in poi, ha ancora due componenti fondamentali avvolte entrambe in un fitto alone di mistero: autore e movente del gesto. Le indagini sono cominciate fin da subito e, almeno per ora, sembra non essere contemplata la tesi che porta alla criminalità organizzata come origine dell’assassinio. Si battono quindi altre piste. L’ex carabiniere 46enne, Silvano Nestola, è stato raggiunto dal suo killer addirittura a casa di sua sorella, dove la vittima si trovava per una cena in famiglia. L’assassino, un uomo incappucciato di cui ancora non si conoscono le generalità, lo ha aspettato e lo ha trucidato con una raffica di colpi da fucile, davanti alla sua auto. Questo fa capire che il killer conosceva bene le abitudini di Nestola.

Omicidio di Copertino. Le indagini e la famiglia ascoltata

Le indagini sull’omicidio di Copertino ovviamente sono cominciate e proseguono nella lunga giornata di oggi a ritmi serrati. Il militare, che da settembre era stato riformato per motivi di salute, è stato ucciso sul colpo. Nella mattinata, nell’ambito delle indagini e con la collaborazione dei carabinieri della stazione di San Donaci, è stata condotta in caserma una famiglia della cittadina della provincia di Brindisi per essere ascoltata. Al momento non risulterebbe alcun fermo nei loro confronti. Il pubblico ministero Paola Guglielmi potrebbe conferire a breve l’incarico al medico legale Roberto Vaglio per l’esecuzione dell’autopsia. Per ora, quindi, non risultano indagati, ma non è escluso che una svolta possa arrivare a stretto giro di posta.

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