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Condorelli – Solidarietà da Musumeci e Miccichè

Nel Marzo 2019 Giuseppe Condorelli, amministratore unico della storica azienda di prodotti dolciari, ricevette a casa sua minacce di stampo mafiose, lui denunciò senza pagare il pizzo e ieri (4 Maggio) finalmente, grazie all’operazione Sotto scacco sono stati arrestati a Catania, insieme ad un totale di quaranta, anche gli esponenti del clan di Belpasso che minacciò proprio Condorelli.

Pubblicato il 5 Maggio, 2021

Nel Marzo 2019 Giuseppe Condorelli, amministratore unico della storica azienda di prodotti dolciari, ricevette a casa sua minacce di stampo mafiose, lui denunciò senza pagare il pizzo e ieri (4 Maggio) finalmente, grazie all’operazione Sotto scacco sono stati arrestati a Catania, insieme ad un totale di quaranta, anche gli esponenti del clan di Belpasso che minacciò proprio Condorelli.

Adesso, una volta che la vicenda è stata resa nota, arrivano messaggi di solidarietà da parte delle istituzioni del governo siciliano. Oggi il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha dichiarato che “la determinazione e la coscienza civile dimostrate dal cavaliere Giuseppe Condorelli sono un’ulteriore eccellenza siciliana, un altro esempio di come, con volontà e coraggio, le cose possano davvero cambiare in quest’Isola. Il governo regionale è al suo fianco e accanto a tutti gli imprenditori nel combattere l’odioso fenomeno delle estorsioni». Lo afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in riferimento alla decisione dell’imprenditore etneo di denunciare l’intimidazione subita, da cui ha preso il via l’inchiesta conclusa con l’arresto di decine di esponenti dei clan mafiosi del Catanese.
«Non piegarsi agli estorsori – aggiunge Musumeci – è l’unica via per sottrarre la nostra economia al giogo mafioso e dare un futuro ai nostri giovani. Come il cavaliere Condorelli, sono tanti quelli che si ribellano al racket, confidando nella presenza dello Stato, delle istituzioni e delle forze dell’ordine che, oggi più che mai, offrono un aiuto concreto a chi dice no al “pizzo”. È questa la strada da seguire per dimostrare che la nostra Sicilia non è irredimibile e che le mafie, piccole e grandi, non riusciranno a prevaricare i diritti dei siciliani onesti”

Alle parole di Musumeci si sono aggiunte poi anche quelle del Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, il quale, tramite una nota ha dichiarato che “Giuseppe Condorelli è un esempio da seguire da parte degli imprenditori che incappano nelle richieste estorsive. Come Condorelli, e tanti altri prima di lui, il tessuto imprenditoriale deve fare muro per non sottomettersi al ricatto malavitoso. Affinché nasca una nuova cultura della legalità e contro la sopraffazione che annienta le imprese, bisogna seguire questo gesto di fiducia nelle istituzioni da parte degli imprenditori che denunciano ai quali esprimo la mia solidarietà”.

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