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FILE - In this Jan. 29, 2009 file photo, reflections are seen on a sign outside the global headquarters of AstraZeneca in London. Pharmaceutical company AstraZeneca PLC reported a 22 percent rise in third quarter net profit on Thursday, Oct. 29. 2009, boosted by initial sales of its swine flu vaccine and delayed entry of generic drug competition in the United States. (AP Photo/Kirsty Wigglesworth, File)

Aifa: sono 34 i casi di trombosi dopo la somministrazione di dosi del vaccino AstraZeneca

Pubblicato il 10 Maggio, 2021

Sono 34 i casi di trombosi segnalati in Italia dopo la somministrazione di dosi del vaccino AstraZeneca. In 22 casi, secondo le news dell’Aifa, i soggetti coinvolti sono donne di età media di 48 anni. Gli altri 12 casi sono relativi a uomini di età media di circa 52 anni. Come è noto, il farmaco è stato raccomandato per soggetti di età superiore ai 60 anni.
I dati relativi ai casi di trombosi sono inseriti nel quarto Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 pubblicato dall’Aifa. Il rapporto è relativo alle segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 aprile.

Nel dettaglio, in Italia finora sono state inserite nella rete nazionale di farmacovigilanza 29 segnalazioni di trombosi venose intracraniche e 5 casi di trombosi venose in sede atipica, segnalate dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid Vaxzevria di AstraZeneca. La maggior parte di questi eventi (22 casi, 65%) ha interessato le donne con un’età media di circa 48 anni e solo in un terzo dei casi circa gli uomini (12 casi, 35%) con un’età media di circa 52 anni, come detto. Il tempo medio di insorgenza è stato di circa 8 giorni dopo la somministrazione della prima dose. “La valutazione dei casi italiani di trombosi venosa intracranica e atipica in soggetti vaccinati con Vaxzevria – osserva l’Aifa in una nota – è in linea con le conclusioni della procedura dell’Agenzia europea dei medicinali”. E ancora: “L’approfondimento a livello nazionale di queste segnalazioni – ricorda l’Aifa – è condotto con il supporto di un ‘Gruppo di lavoro per la valutazione dei rischi trombotici da vaccini anti-Covid-19’, costituito da alcuni dei massimi esperti nazionali di trombosi ed emostasi”. (fonte: Adnkronos)

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