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SANT’ERASMO, PARTE BASEGO, UNA NUOVA ATTIVITA’ AGRITURISTICA DI ALLOGGI. SETTE ANNI PER AVERE I PERMESSI

Pubblicato il 12 Maggio, 2021

12.5.2021 Per chi non conoscesse il dialetto veneziano, il termine basego significa Basilico. In effetti, non poteva che portare il nome di una pianta aromatica, la nuova struttura agrituristica di Terranostra Campagna Amica con servizio di alloggio, denominata Basegò, situata in via delle Motte26 nell’Isola di Sant’Erasmo.

Il titolare, Paolo Codolo, natìo dell’isola, ragioniere, aveva abbondonato la campagna sin da giovane, dapprima svolgendo un ruolo di impiegato in ufficio e poi dedito ad altri lavori nell’ambito di attività commerciali; deluso da queste esperienze, decide nel 2006 di rendere nuovamente produttiva la sua campagna. Aveva imparato stando a stretto contatto con i ristoratori veneziani che il rifornimento delle piante aromatiche rappresentava un problema, spesso arrivavano da grossisti di Milano, sciupate da un viaggio troppo lungo.


Fu questo l’obiettivo di Paolo, quello di creare una rigogliosa produzione di piante aromatiche, dall’aneto, all’alloro, al basilico, all’anice, all’assenzio, alla borragine, al coriandolo, al crescione, l’elicriso, al finocchietto, alla maggiorana ingredienti perfetti in qualsiasi piatto saporito, capaci di esaltare il gusto dei prodotti veneziani, da far assaporare a turisti e visitatori di Venezia.


“Ho avuto un’intuizione felice- afferma Paolo Codolo – ma una volta decollata l’attività agricola il sogno mio e di mia moglie Dorotea era di ristrutturare la vecchia casa che sorgeva nel nostro appezzamento di terreno per realizzarci una struttura ricettiva capace di rivitalizzare la meravigliosa isola di sant’Erasmo”. L’iter, per ottenere permessi e autorizzazioni è durato ben sette anni: l’ironia della sorte ha voluto che il primo giorno di apertura fosse programmato con l’8 marzo 2020, in pieno lockdown.

“Certo che non siamo stati molto fortunati con un 2020 di fermo attività, ma ora stiamo ricevendo moltissime richieste da parte di turisti e visitatori, anche veneti che non hanno mai conosciuto l’isola di Sant’Erasmo: abbiamo così la netta sensazione che il nostro angolo di paradiso- racconta Paolo- potrà finalmente decollare”. L’isola di San’Erasmo è dai tempi della Serenissima l’orto della Laguna, ma è anche un posto magico, immerso nella Laguna Nord che può essere vissuto da un turismo slow, amante della natura e del paesaggio, rispettoso di una realtà che sembra essersi fermata da tempo: “Serve che altre persone, amanti dell’isola mettano in campo progetti come il nostro, investimenti per consentire al turismo di godere appieno di questo fantastico posto” conclude Paolo Codolo.

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