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Vaccini: Il 20 maggio aprono prenotazioni fascia 40-49 anni in Lombardia

Pubblicato il 14 Maggio, 2021

Aprono giovedì 20 maggio le prenotazioni della vaccinazione anti-Covid per gli under 50 appartenenti alla fascia 40-49 anni con somministrazione dai primi di giugno. Il giovedì successivo (27 maggio) toccherà alla fascia 30-39 e, infine, il 2 giugno potranno prendere appuntamento anche tutti gli over 16. In questo modo, con un’ipotesi di 120.000 vaccinazioni al giorno, tutti i lombardi potranno ricevere la prima dose entro metà luglio.

È questo il calendario delle prossime aperture annunciato oggi in conferenza stampa dal coordinatore della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso, insieme al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e alla vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti. “Aspettiamo ad aprire alle vaccinazioni per i 40-49enni – ha spiegato Bertolaso – perchè prima vogliamo vaccinare quelle categorie che ne hanno più diritto e che si sono già prenotate riempendo le nostre agende fino alla prima settimana di giugno.  Noi avremmo aperto ai 40-49 solo nel caso in cui le agende di fine maggio e della prima settimana di giugno fossero state libere, non complete”. Bertolaso, in particolare, ha illustrato quanto sta accadendo in Italia dal 26 aprile quando il commissario per l’emergenza, Francesco Paolo Figliulo, ha cominciato a dare alle regioni un ‘compito’ quotidiano, vale a dire un numero preciso di somministrazioni da eseguire. La Lombardia rappresentando il 17% del totale nazionale riceve questa stessa percentuale di vaccini rispetto al totale distribuito in Italia. Dalla stessa data, la Lombardia ha un target di somministrazioni da eseguire ogni giorno pari a 85.000. Numeri che, sostanzialmente, sono sempre stati raggiunti eccetto qualche calo fisiologico in corrispondenza dei week-end. Dal 26 aprile al 12 maggio l’Italia ha conseguito l’obiettivo di 7.569.257 somministrazioni a fronte di un target di 7.508.038, con un delta positivo pari a 61.219 somministrazioni, pari all’1% Bertolaso: fondamentale il lavoro della Lombardia “Dai numeri diffusi dal ministero – ha osservato Bertolaso – si nota però che il delta riguarda in modo particolare la Lombardia che ha effettuato 163.914 vaccinazioni in più con un delta pari al 12%. Se la Lombardia non avesse lavorato con questo ritmo, il target non sarebbe stato conseguito a livello nazionale”. Scelta del vaccino “In molti – ha continuato Bertolaso – ci chiedono perchè in Lombardia non si possa scegliere il vaccino. Il motivo lo ha spiegato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, dicendo che ci si vaccina con quel che capita, lo dicono tutti gli scienziati. Molti si sono vaccinati con Astrazeneca, pur avendo, presidenti e ministri, la possibilità di trovare una stradina parallela per vaccinarsi. E invece tutti hanno dato l’esempio. Allora chi dice che si deve poter scegliere va contro le direttive nazionali. Se l’avesse detto qualcun altro sarebbe scoppiata la polemica siccome lo fanno solo alcune realtà regionali tutti zitti allineati e coperti”.

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