« Torna indietro

Omicidio di Copertino, Nestola avrebbe affrontato il killer

Pubblicato il 15 Maggio, 2021

Il killer ha sparato da distanze diverse, scaricando almeno 30 colpi con un fucile da caccia al cuore e all’addome della vittima. Questo è il risultato dell’autopsia che si è svolta ieri dopo la morte di Silvano Nestola, ex maresciallo dei carabinieri ucciso nella serata dello scorso 3 maggio. Il fatto che i colpi siano stati sparati da una distanza diversa fa pensare che la vittima si sia avvicinata al suo carnefice per cercare di affrontarlo. Ovviamente sono per adesso solo supposizioni perché non sono ancora chiare del tutto le dinamiche dell’agguato, così come si continua ad indagare su killer e movente. Grazie all’autopsia, eseguita dal medico legale Roberto Vaglio, intanto, si hanno delle prime risposte sull’accaduto e il corpo di Nestola può essere riconsegnato alla famiglia per celebrare il funerale, più di 10 giorni dopo l’omicidio.

Ora gli inquirenti continueranno ad indagare per scoprire la verità è dare un volto all’esecutore dell’agguato. Per ora sono solo due gli iscritti nel registro degli indagati. Si tratta di Michele Aportone e la moglie Rossella Manieri, marito e moglie di San Donaci, 70 e 62 anni, genitori di una donna con cui Nestola, separato da tempo, aveva avuto una relazione in passato. L’ex maresciallo è stato ammazzato dopo aver cenato a casa della sorella con il figlio dodicenne con cui era uscito per raggiungere la sua auto e tornare a casa. Appena i due sono usciti dalla villetta, intorno alle 22,00, l’assassino, nascosto dal buio e dalle siepi, ha sparato tre o quattro volte e ha raggiunto il cuore della vittima.

About Post Author