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Riperimetrazione Parco Sirente Velino, Sinistra italiana: “invece di fare uno scatto in avanti la Regione ne fa uno indietro di decenni”

Pubblicato il 19 Maggio, 2021

Enrico Perilli, della segreteria regionale di Sinistra italiana, Stefano Lucantonio, coordinatore provinciale e Pierluigi Iannarelli, segretario del circolo cittadino del partito scrivono in una nota:
“Lo scempio è fatto. La maggioranza di Destra alla Regione Abruzzo ha decapitato il Parco regionale Sirente-Velino. Non sono bastati anni di battaglie, 130.000 firme, un appello di 50 tra i maggiori intellettuali del Paese, decine di incontri con le associazioni ambientaliste che, cartografie e relazioni scientifiche alla mano, hanno dimostrato l’irrazionalità di questo provvedimento. Niente, come accade nella piccola politica, il desiderio elettoralistico di accontentare cacciatori e arcaici personaggi che gestiscono un po’ di voti e chiedono ‘mano libera’ sul territorio hanno avuto la meglio. Vergogna nella vergogna, il Comune di Ocre che aveva deliberato l’ingresso nel Parco è stato, all’ultimo minuto, escluso, un pugno di cacciatori ha interloquito con solerti consiglieri di maggioranza che hanno compiuto il blitz. La valorizzazione del territorio dunque passa per la deregulation, la mancanza di tutele e conservazione. Il paesaggio, l’ambiente, la ricchezza, unica, degli ecosistemi, non valgono nulla al cospetto delle esigenze elettorali di rumorose e pericolose minoranze.Il messaggio che arriva dalla Regione a guida Marsilio è chiaro: la conservazione dell’ambiente, la scienza, la bellezza, il futuro, non valgono quanto un pugno di voti da incassare alle amministrative di settembre, invece di fare uno scatto in avanti la Regione ne fa uno indietro di decenni. Ora, finalmente, potranno eleggere il presidente, il cui nome è conosciuto da anni, da quando, questo ambizioso sindaco, si è scoperto leghista; il direttore è in pectore, rimasto silente di fronte allo scempio, nani e ballerine sono pronti a sbranare quel che resta del parco. Per favore da oggi non parlate più di transizione ecologica ma di finzione ecologica, a L’Aquila come a Roma. In conclusione, un ringraziamento ai consiglieri Giorgio Fedele e Pierpaolo Pietrucci, che si sono battuti contro l’ignoranza e l’arroganza. Un ringraziamento alle associazioni ambientaliste, che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e con le quali la battaglia comune continuerà nei tribunali amministrativi e a Bruxelles, dove chiederemo di aprire un procedimento di infrazione per i fondi elargiti e vanificati da questa indecente legge regionale”.

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