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RIMATERIA: ECCOCI ARRIVATI ALL’EPILOGO DELLA VICENDA

Pubblicato il 24 Maggio, 2021


Alla fine i soci privati di RiMateria hanno dichiarato la loro indisponibilità a proseguire con la procedura di Concordato in Continuità aprendo la strada del fallimento della società. Riteniamo quindi che con estrema urgenza debba essere aperto un tavolo di crisi aziendale in Regione in quanto ente competente in materia di rifiuti, cosa che intendiamo fare attraverso i nostri portavoce in Consiglio Regionale. 

Tralasciamo per un attimo responsabilità presenti e passate sulle quali avremo modo di tornare, se non per ribadire che la tanto discussa variante ha prodotto gli effetti che avevamo preannunciato senza peraltro aver mai messo la parola fine sull’ipotesi di raddoppio dei volumi di discarica. Adesso però dobbiamo concentrarci sulle criticità contingenti, sicuramente di natura ambientale, ma anche e soprattutto di tipo occupazionale. 

La procedura fallimentare rappresenta un salto nel buio, alla luce del fatto che RiMateria non è un’azienda canonica, ma ha funzioni di presidio ambientale sulle quali non possono cessare le attività quotidiane senza causare danni ambientali irreversibili, gestione del Bio Gas e del Percolato solo per citare le più impattanti. Oltre a questo va considerato il fatto che le prescrizioni AIA sulla vecchia discarica devono ancora essere completate ed il Cono Rovescio è a tutt’oggi in fase di coltivazione. 

Le fidejussioni da sole non basteranno a coprire l’intero importo degli interventi ed oltretutto si attendono tempi biblici per la loro attivazione. Tuttavia ad oggi possiamo solo attendere le decisioni di un Curatore Fallimentare, che deve ancora essere nominato, prima di avere un quadro certo sulle future evoluzioni. 

Fin da subito però ci si deve occupare delle sorti dei dipendenti e delle loro famiglie chiedendo l’immediato avvio della procedura per l’ottenimento della Cassa Integrazione Straordinaria.

MOVIMENTO 5 STELLE PIOMBINO 

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