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Grottaminarda, i radioamatori che raccontano il territorio nel rispetto dell’ambiente

Pubblicato il 25 Maggio, 2021

I Radioamatori “Diploma Reale Borbone” in visita alla splendida Fontana del Re di Grottaminarda datata 1606

Durante il lock down hanno fatto compagnia alle persone anziane per aiutarli a passare la giornata con serenità.

Adesso hanno ripreso l’attività o meglio “il gioco” come loro amano chiamarlo, per cui sono nati come associazione ossia visitare e promuovere i monumenti d’Italia in particolare quelli legati alla storia dei Borboni.

Un gioco che però offre una miriade di possibilità, una di queste è quella di raccontare il territorio a chi è distante facendo leva sulle parole e lasciando correre la fantasia di ognuno.

Un’idea deliziosa che si è manifestata ieri attraverso la visita alla splendida Fontana del Re di Grottaminarda datata 1606.

Loro sono i Radioamatori “Diploma Reale Borbone”.

A Grottaminarda sono stati accolti direttamente dal Sindaco insieme alla Polizia Municipale e si sono trattenuti per circa tre ore facendo conoscere la storia della Fontana del Re a radioamatori di tutto il mondo, persino della Russia.

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“A Grottaminarda non solo abbiamo trovato un monumento conservato e manutenuto benissimo ma anche un’accoglienza molto calorosa, non usuale – ci tiene a precisare Giovanni Buoniconti – torneremo sicuramente per approfondire la conoscenza di altri monumenti locali. Ci muoviamo oltre che per conoscere la storia e censire i luoghi, nel rispetto dell’ambiente”.

Una passione che cresce

“Siamo appassionati di telegrafia – prosegue Buoniconti – e portiamo avanti un’attività di sperimentazione. L’antenna utilizzata oggi, infatti, è autocostruita, la stessa sperimentazione che ha consentito la nascita della moderna telefonia”.

Un gioco per raccontare

“La nostra è un’attività mirata a dare lustro a quella che è stata la cultura dei Borboni – ha aggiunto Edoardo Baldini – ed allo stesso tempo è un modo per giocare con il nostro hobby e collegarci con appassionati come noi di tutto il mondo (solo oggi circa 200). Ci piacerebbe che anche altre opere borboniche fossero nelle stesse condizioni della Fontana del Re, spesso invece ci troviamo di fronte a ruderi che invece potrebbero diventare un volano per l’economia e favorire un turismo al di fuori delle principali “rotte turistiche”, in aree urbane meno visibili”.

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«I campanilismi li abbiamo ampiamente superati attraverso le Terre dell’Ufita, l’Area Vasta – ha affermato il Sindaco Angelo Cobino nel dare il benvenuto ai Radioamatori – ci riteniamo fortemente irpini, specialmente adesso che ci sono queste importanti novità come la Stazione Hirpinia e la Piattaforma logistica che sorgerà a pochi chilometri da qui e che collegherà il corridoio Scandinavia-Mediterraneo, una grande opportunità anche per la movimentazione dei prodotti, abbiamo industrie d’eccellenza, importanti centri di ricerca, però teniamo molto al nostro patrimonio storico, artistico, paesaggistico e naturale”.

Promozione culturale

“Dunque la visita di questi Radioamatori – prosegue Cobino – si colloca molto bene nell’ambito della promozione culturale, settore vitale perchè che la cultura è alla base di tutto. Tra l’altro lo fanno attraverso una strumentazione che porta a riflettere. Un linguaggio verbale e non verbale che riesce a metterci in collegamento con il mondo”.

Ponti di collegamento: terremoto dell’80

“Dobbiamo tutto a Marconi che è stato il grande inventore della radio – conclude il sindaco – e voi che siete Radioamatori dalla grande professionalità ci consentite questi ponti di collegamento. Basti ricordare che nel terremoto dell’80, epoca in cui non c’erano i telefonini, è stato proprio un radioamatore, il tipografo Gerardo Calabrese, a comunicare la drammaticità della situazione soprattutto in Alta Irpinia e quindi a svolgere una grande funzione nel lanciare un grido d’allarme quando ancora non c’era la Protezione Civile”.

Più radioamatori sul territorio per mettersi in collegamento

Un’attività pioneristica oggi messa in campo dai voi Radioamatori per valorizzare il patrimonio culturale e “vi siamo immensamente grati per questa visita alla Fontana del Re di Grottaminarda. Ci piacerebbe che anche a Grottaminarda più persone potessero diventare radioamatori e quindi mettersi in collegamento”.

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