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Chioggia, fino al 12 settembre la mostra “Andy Warhol An american artist”

Pubblicato il 31 Maggio, 2021

31.5.2021 – Si è svolta sabato 29 nel chiostro del Museo Civico della Laguna Sud l’inaugurazione della mostra “Andy Warhol: an american artist”, che accoglierà i visitatori  fino al 12 settembre 2021. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chioggia, con il patrocinio della Regione del Veneto e in collaborazione con l’agenzia MV Eventi di Vicenza.

La mostracurata da Matteo Vanzan, racconta la rivoluzione del genio di Pittsburgh attraverso un percorso espositivo di oltre 50 opere che andranno ad inserirsi all’interno della collezione del Museo, creando un intreccio sensoriale tra cultura materiale e arte contemporanea.

«Sono molto felice di dare il via a questa bellissima mostra – ha esordito l’assessore alla Cultura e al Turismo Isabella Penzo – che, se da una parte segna una ripartenza per un settore culturale, che ha sofferto molto in questo anno di pandemia, dall’altra è anche un segnale di una nuova apertura. Oggi diamo il via ad un cambiamento, ad nuovo modo di vivere l’attività museale, partendo da uno dei siti culturali più importanti della nostra città.

L’idea condivisa con il curatore Matteo Vanzan è di non distinguere il percorso della mostra da quello museale, per regalare ai visitatori una nuova fruizione dell’arte al di là del tempo e dello spazio: dalla contemporaneità della Pop Art di Andy Warhol, alla narrazione della nostra storia locale, dall’epoca preromana ai giorni nostri, con una sezione caratteristica dedicata alla marineria. Stiamo lavorando per aprirci oltre ai nostri confini territoriali, siamo in rete con altri musei, abbiamo lavorato per promuovere un turismo slow (come con il progetto europeo Innocultour) e questa  iniziativa di grande qualità e richiamo, farà sicuramente parlare Chioggia al di fuori del nostro territorio».

«Oggi l’assessore alla Cultura ha nominato una parola fondamentale, che è “cambiamento” – ha aggiunto il curatore della mostra Matteo Vanzan – che porta sempre a un’innovazione, a un nuovo cammino, che non vale solo per il museo, ma è un lungo percorso proprio anche della storia dell’arte: da quando l’arte moderna ha portato determinate ricerche espressive, ha sempre parlato di un cambiamento, a una “rivoluzione” di approccio e di linguaggio. Oggi presentiamo Andy Warhol: uno degli artisti più semplici da spiegare e più difficili da far comprendere. Un grande interprete della società in cui viveva, società dei consumi».

“Andy Warhol” fu l’artista determinante nella rinascita artistica della seconda metà del Novecento: cambiò il concetto stesso di arte sovvertendo l’estetica di un’intera generazione. Attraverso l’esposizione, tra le altre, delle celebri opere dedicate a Marilyn Monroe, Mao Zedong, Flowers, Dollari, Campbell’s Soup e Interviews verrà raccontata la storia intensa di un mondo fatto di comunicazione e genialità, business e consumismo nel ruolo centrale di una Factory divenuta punto catalizzatore dell’establishment artistico americano. Warhol, infatti, non rappresenta solamente la superstar del mondo dell’arte e del mercato che tutti conosciamo, ma è l’immagine di un uomo dal volto sensibile e timido che si è trasformato in uno sperimentatore dalle esplosive capacità comunicative.

Nato il 6 agosto 1928 a Pittsburgh da immigrati cecoslovacchi e morto il 22 febbraio 1987 a New York, Andy Warhol ha fatto della provocazione e dell’ironia il suo modus operandi, creando una vera e propria filosofia, fatta di aforismi e cortometraggi, “pronta all’uso”. Una genialità costruita attorno al concetto di un artista trasformato in una macchina di riproduzione seriale, costantemente affascinato dalla ripetizione ossessiva di un’azione, apparentemente fine a se stessa. L’artista popular per eccellenza lavora con film, fotografie, serigrafie, grafiche, fumetti, oggetti pronti all’uso di duchampiana memoria; Warhol non si sporca più le mani alla maniera di Pollock con barattoli di colore e sgocciolamenti anzi, il tocco dell’artista è minimo, assente in molti casi, in quanto gli intenti sono essenzialmente iconici.

Le icone pop-ular trattate non appartengono unicamente alla sfera materiale della collettività, ma anche alle idee, all’immaginario collettivo e allo stereotipo: il fumetto, il dollaro, i personaggi pubblici, le opere famose e inflazionate della storia dell’arte, tutto passa attraverso il filtro warholiano che rivisita mondo e storia in chiave diversa, conferendo all’immagine una magia unica.


È in effetti riduttivo definire Andy Warhol come un semplice pittore; la scoperta della tecnica della blotted line, ossia la linea a macchie d’inchiostro su carta assorbente, fu la rivelazione che cambiò per sempre il concetto di opera originale e di copia. La sua intenzione era infatti quella di essere lui stesso a stampare/serigrafare manualmente tutti i soggetti; le piccole imperfezioni causate da una maggiore o minore pressione della mano e del filtro serigrafico donavano ad ogni soggetto una sua individuale personalità.

In un’epoca in cui si producevano migliaia di Zuppe Campbell’s, allo stesso modo di una macchina industriale Warhol si trasforma in fotocopiatore di arte spersonalizzando la creazione artistica e richiamando vistosamente il concetto di ready made che, nel 1917, cambiò definitivamente il concetto di artista nel mondo delle Arti Visive.

La mostra, con biglietto d’ingresso di 4 euro, sarà aperta al pubblico dal 29 maggio al 12 settembre 2021 con i seguenti orari: dal martedì alla domenica 10.00 – 13.00 e 18.00 – 22.00 (sabato e domenica solo su prenotazione al numero di telefono 041-5500911 o alla email: info.prenotazionimuseo@chioggia.org
Biglietto gratuito per bambini fino ai 14 anni accompagnati da un adulto; guide turistiche e giornalisti (iscritti negli appositi elenchi); persone con disabilità (compreso accompagnatore, qualora previsto).

CONTATTI E PRENOTAZIONI

MUSEO CIVICO DELLA LAGUNA SUD
Campo Guglielmo Marconi, 1
Tel: 041-5500911
Email: info.prenotazionimuseo@chioggia.org
Web: http://museo.chioggia.org/index.php

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